Bonavitacola apre al terzo aeroporto: “Grazzanise chance da non sprecare”. Il vicepresidente della Regione chiederà un tavolo con Gesac

CASERTA – Un hub commerciale a Grazzanise, con la possibilità di garantire alla struttura anche una quota di trasporto di passeggeri. Fino a pochi giorni fa, a sostenere in modo netto quest’operazione, della Regione (riferendoci all’area della maggioranza) era principalmente Gennaro Oliviero, presidente del consiglio. Ma ora arriva l’endorsement anche dell’esecutivo guidato da Vincenzo De Luca. Cosa ci spinge a dirlo? Perché a schierarsi per la realizzazione dell’aeroporto, sfruttando la pista presente nella base militare del 9° Stormo ‘Francesco Baracca’, c’è ora pure Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della giunta regionale (braccio destro di De Luca).

Va fatta una doverosa premessa. Questa accelerata verso il sì all’aeroporto coincide con l’avvicinarsi delle elezioni regionali. Il territorio casertano ha già alle spalle molta esperienza con le promesse riguardanti lo scalo civile da realizzare a Grazzanise, lanciate, negli anni scorsi, da politici di destra e di sinistra con l’obiettivo di raccogliere consensi. Pertanto, le mosse dell’esecutivo regionale non devono suscitare eccessivi slanci di speranza in chi desidera l’opera, ma vanno soppesate e contestualizzate nell’inizio della campagna elettorale.
In realtà, qualche passo concreto, prima dell’avvio della campagna elettorale, era già stato fatto, proprio su spinta di Oliviero. La Regione ha stanziato 100.000 euro per consentire all’Acamir di redigere un piano di fattibilità riguardante la realizzazione dell’hub commerciale. E grazie a quei fondi, è stato creato uno studio di base.

In un recente incontro a Napoli, alla presenza di Oliviero, del sindaco di Grazzanise, Enrico Petrella, dei vertici dell’Acamir e di Luca Cascone (consigliere regionale con delega a Infrastrutture e Mobilità – che ha rassegnato a inizio dicembre dopo essere stato coinvolto in un’indagine per turbativa d’asta), è emerso che lo studio mostrava la necessità di una quota di trasporto passeggeri per consentire all’hub commerciale di resistere (economicamente). E questo significa che la Regione dovrebbe accettare di avere un altro scalo civile oltre a Capodichino e Pontecagnano, su cui De Luca ha tanto puntato politicamente. Se questa circostanza, fino a poco fa, preoccupava l’esecutivo, adesso (forse per l’avvicinarsi delle elezioni) non sembra più un ostacolo insormontabile. Bonavitacola lo ha fatto capire durante l’evento organizzato da Gennaro Oliviero, venerdì, a Pastorano, dal titolo ‘Futuro e Sviluppo per Terra di Lavoro’. Qui sono intervenuti diversi sindaci e consiglieri per dibattere sulle loro esperienze, sulle criticità che incontrano nel quotidiano impegno amministrativo e sui progetti su cui sono al lavoro. Tra i sindaci che hanno parlato c’era anche Petrella, il quale ha centrato il proprio intervento proprio sull’aeroporto. Un assist che Bonavitacola ha raccolto, evidenziando come lo scalo a Grazzanise, come terzo aeroporto della Campania, rappresenti una possibilità da non perdere.
Per raccogliere questa chance e trasformarla in qualcosa di concreto, Bonavitacola ha dichiarato che lavorerà per organizzare un tavolo con Gesac (la società di gestione degli aeroporti di Napoli e Salerno), in modo da porre le basi per cercare di concretizzare quest’operazione, che potrebbe essere importante non solo per Grazzanise e la provincia di Caserta, ma anche per la Campania e l’intero Meridione. Per quale motivo? Perché, se portata a termine, darebbe un hub commerciale che manca al Sud (e andrebbe a potenziare anche la movimentazione di merci via nave e gomma) e, cosa non secondaria, si andrebbe ad alleggerire Capodichino, ormai saturo. Avere il sostegno della Regione in un progetto del genere è fondamentale, ma non basta. È necessario anche che il governo, adesso guidato da Giorgia Meloni, faccia la sua parte.

Il sindaco Petrella, accompagnato dal consigliere regionale Alfonso Piscitelli, quando l’idea dell’hub commerciale era ancora in fase embrionale, si recò a Roma, nell’estate del 2023, per parlare con Guido Crosetto, ministro della Difesa, e chiedergli se fosse possibile un uso promiscuo della pista della base militare. Il ministro mostrò apertura. Successivamente, c’è stato un ordine del giorno firmato trasversalmente da tutti i parlamentari casertani per spingere il governo a inserire Grazzanise nel piano degli aeroporti. Tuttavia, questo passo non è stato ancora compiuto
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