MILANO – Piazza Affari cauta oggi in attesa della decisione di politica monetaria che verrà annunciata stasera dalla Federal Reserve e a cui seguirà la conferenza stampa del governatore Jerome Powell. L’indice Ftse Mib ha chiuso in lieve rialzo a 25.767,54 punti (+0,12%). Chiusura mista per le altre piazze finanziarie europee. Parigi guadagna lo 0,20% a 6.652 punti. Londra sale dello 0,17% a 7.184 punti. Francoforte invece cede sul terreno lo 0,12% a 15.710 punti.
Si attende la Fed
Forte attesa dunque per sapere se la Fed inizierà a cambiare un po’ i toni dopo il nuovo rush dell’inflazione (+5% a/a a maggio). Molti operatori di mercato ritengono che la Fed aspetterà agosto o settembre per annunciare la riduzione dei propri acquisti, il cosiddetto tapering. Secondo un sondaggio Cnbc, addirittura l’89% degli economisti ritiene il QE non più necessario per sostenere economia Usa.
Piazza Affari
Tra i titoli del paniere principale a Piazza Affari, in evidenza i titoli del risparmio gestito con in prima fila Banca Generali (+2,4%) e Fineco (+2,3%). A dare slancio a tutto il listino milanese è stata oggi Enel (+1,7%) che è il titolo di maggior peso di tutta Piazza Affari. Oggi gli analisti di Barclays hanno indicato l’Italia come uno dei mercati preferiti in Europa con Enel che risulta insieme a Stm, Unipol, Banca Mediolanum e Telecom Italia nella cerchia di titoli con potenziale rialzista di oltre il 20 per cento.
Tra le utility di Piazza Affari progressi superiori a oltre l’1% per Italgas, Hera, Snam e Terna. Tra le big del Ftse Mib giornata incolore invece per le banche.
Le banche
Unicredit la peggiore (-2%), seguita da Intesa Sanpaolo (-1,5%) e Bper (-1,3%). In generale oggi hanno performato male tutte le banche UE: Intanto ieri Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza bancaria della Bce, ha detto che l’istituto centrale si riunirà il 23 luglio per decidere sulla possibile rimozione delle restrizioni sulla distribuzione di dividendi e acquisti di azioni proprie da parte delle banche.
Tra i segni meno anche Atlantia (-0,8%) reduce dal rally della vigilia a seguito dell’annuncio dell’intenzione di distribuire dividendi per 600 mln di euro nel 2022 e avviare un buyback.
(LaPresse)