MILANO – L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è sotto il fuoco delle vendite, cede più del 2% in una sessione orfana della borsa di Hong Kong e di Shanghai, chiuse per festività. In particolare la borsa di Shanghai e altre della Cina continentale rimarranno chiuse, in occasione della Golden Week, fino al prossimo 7 ottobre. Sentiment negativo dopo la chiusura di Wall Street, che ha visto il Dow Jones Industrial Average crollare di 546,80 punti a 33.843,92 punti, lo S&P 500 scivolare dell’1,19% a 4.307,54 e il Nasdaq Composite cedere lo 0,44% a quota 14.448,58.
Le perdite sofferte dalla borsa Usa sono state le più forti, nel mese di settembre, da quelle incassate nel mese in cui è risuonato in tutto il mondo il campanello d’allarme della pandemia Covid-19, ovvero dal mese di marzo del 2020. Male anche il resto dell’azionario Asia-Pacifico, con la borsa di Sidney in flessione fin oltre -2%, così come il Taiex della borsa di Taiwan. La borsa di Seoul perde più dell’1%, così come la borsa di Singapore.
Nel mese di settembre, lo S&P 500 ha perso il 4,8%, il Dow Jones è arretrato del 4,3% e il Nasdaq Composite ha segnato un ribasso del 5,3%: tutti e tre gli indici azionari hanno sofferto i ribassi più forti dell’anno. E i futures Usa non sono di buon auspicio in questa prima sessione di ottobre, con quelli sul Dow Jones in perdita di quasi 200 punti, e quelli sul Nasdaq e sullo S&P in calo di più di mezzo punto percentuale. Dal fronte macro del Giappone, reso noto il tasso di disoccupazione, che si è attestato al 2,8%, invariato su base mensile, e meglio del 2,9% atteso dal consensus degli analisti.
(LaPresse)