MILANO – Finale di settimana in terreno positivo a Piazza Affari, sulla linea degli altri listini europei. La Borsa di Milano ha archiviato la seduta con una crescita dello 0,45%, sopra 25mila punti.
Nonostante i dati sulla inflazione in salita in Usa, Francoforte ha guadagnato lo 0,74% e Parigi ha segnato + 0,75%. Londra piatta a 0,042%. Negli Stati Uniti intanto l’inflazione corre a +3,6% nel mese di maggio. Si tratta di un valore che supera le aspettative e si posiziona al di sopra dell’obiettivo del 2% stabilito dalla Federal Reserve. Un’accelerazione troppo rapida dell’inflazione potrebbe spingere la corsa dei prezzi, condizionando – oltre che il potere d’acquisto delle famiglie – la politica monetaria e i mercati.
Tornando a Piazza Affari, una finale d’ottava intonato al rialzo per le Borse europee. E un supporto è arrivato da Wall Street che ha aperto al rialzo dopo la pubblicazione di una serie di indicazioni macro, tra cui la fiducia dei consumatori calcolata dall’università del Michigan poco sopra le attese.
Titoli in rialzo
A Milano si sono messi in evidenza, Nexi che ha terminato la giornata con un rialzo del 2,3%. Bene anche Moncler (1,8%). Per il titolo in primo piano le parole dell’ad Remo Ruffini che ha espresso in una intervista al Corriere della Sera alcune considerazioni su scenari di M&A. Non vede aggregazioni nel lusso in Italia, in quanto nessun imprenditore, ad eccezione di Renzo Rosso, sembra avere le potenzialità e il desiderio di farlo, e d’altro canto non sembra esserci la volontà di vendere da parte delle famiglie che controllano il rispettivo marchio da generazioni.
Si è però detto interessato alla creazione di valore più che al possesso delle quote, e quindi disposto anche ad avere una quota inferiore di Moncler purché nell’ambito di un’operazione che crei valore e che migliori la redditività del gruppo. Parole interpretate da alcuni organi di stampa come segno della volontà di fare da polo aggregante.
Bene Leonardo
Intonazione positiva sul Ftse Mib anche per Leonardo (+1,4%). A sostenere il titolo dell’ex Finmeccanica diverse notizie, tra cui l’alleanza strategica con il gruppo Maire Tecnimont per la realizzazione di impianti industriali di nuova generazione in Italia e all’estero.
Giù Tenaris e Saipem
Sul fondo del listino milanese due big del settore oil come Tenaris e Saipem che hanno terminato rispettivamente a -1,1% e a -1%. Sotto la lente per il settore bancario con il mercato che apprezza l’ipotesi spezzatino di Mps: il titolo della banca senese ha chiuso a +3,3% dopo che il Sole 24 Ore ha reso noto che “tra i numerosi advisor coinvolti nel risiko starebbe prendendo piede l’ipotesi di valutare una sorta di ‘spezzatino’ della banca senese”, coinvolgendo più soggetti di quelli inizialmente ipotizzati.
L’idea sarebbe quella di coinvolgere non solo UniCredit e Mcc, ma “potenzialmente anche Banco Bpm e Bper fino ad arrivare a Poste”. Bper tra le peggiori del listino con un calo dello 0,6%. Nelle ultime sessioni il mercato ha scommesso sulle nozze tra Popolare di Sondrio e Bper, dopo che Unipol – azionista di maggioranza di Bper – ha annunciato l’intenzione di salire fino al 9,5% della banca valtellinese.
Balzo di Cattolica
Chiusura d’ottava sprint per Cattolica (+14,9%). Il gruppo assicurativo di Verona ha annunciato di avere archiviato il primo trimestre dell’anno in decisa crescita, con un risultato operativo migliore di sempre e un utile netto di gruppo triplicato.
(AWE/LaPresse/Finanza.com)