Borsa, Milano chiude in buon rialzo: giù spread, risale Atlantia

Incipit di settembre con il piede giusto per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,61% a 21.451 punti, chiudendo sotto i massimi intraday toccati sopra quota 21.500 punti.

MILANO– Incipit di settembre con il piede giusto per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,61% a 21.451 punti, chiudendo sotto i massimi intraday toccati sopra quota 21.500 punti. L’Italia va incontro a una settimana decisiva a livello politico, con le prossime 48 ore che saranno decisive per il tentativo del premier incaricato Giuseppe Conte di formare un nuovo esecutivo con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Domani appuntamento cruciale con il voto sulla piattaforma Rousseau dove gli iscritti grillini si esprimeranno sull’accordo di governo con i dem.

I dati

La discesa dello spread (sceso fino a 165 punti base, -10 punti base dai livelli a cui era risalito venerdì) non ha messo le ali alle banche, con Ubi Banca peggior performer di giornata con -1,68%. Segno più invece per Unicredit e Intesa salite di oltre lo 0,5%. Bene il titolo Poste Italiane (+1,06%) che ha toccato un massimo intraday a 9,94 euro. Dunque molto vicino al massimo storico che risale a un mese fa (9,991 toccato il 1 agosto). Da inizio anno il titolo si segnala tra i migliori del Ftse Mib con un rally di oltre +41%. Oggi, con Wall Street chiusa per festività, i riflettori sono rimasti concentrati sule singole storie societarie. Ancora acquisti su Cnh Industrial (+0,66%) in attesa del Capital Market Day di domani. Nel weekend ha preso corpo sulla stampa l’ipotesi di scorporo sia dei camion che della divisione Powertrain. “Nel complesso, dal punto di vista degli investitori, la combinazione e la separazione di Iveco e FPT Industrial sono più significativi e accattivanti dello spin-off della sola Iveco”. Così argomenta oggi Banca Imi che conferma Buy sul titolo e calcola per Iveco e Powertrain circa 15,2 miliardi di dollari di ricavi combinati quest’anno. Banca Imi indica un prezzo obiettivo di 12,2 euro per Cnh, che implica una valutazione totale delle due divisioni pari a 5,4 miliardi di euro. Ciò applicando ancora uno sconto rilevante del 20% per la divisione dei veicoli commerciali rispetto alla media dei peer del settore. Miglior titolo di giornata Atlantia (+2,39%).

La previsione

Le indiscrezioni di stampa riportate dal Sole 24 Ore vedono la possibilità di un’intesa fra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sulla revisione delle concessioni autostradali esistenti, scacciando quindi il rischio di una revoca. Alla base, secondo il quotidiano finanziario, ci sarebbe la delibera dell’Autorità dei Trasporti che introduce il sistema Rab, ma ci sarebbe spazio anche per delle correzioni.

LaPresse

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