MILANO – Incipit di settimana con il piede sbagliato per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,63% a quota 21.409 punti. A indirizzare in rosso il listino milanese è stato l’effetto Donald Trump sui mercati finanziari. Ieri il presidente Usa ha minacciato di alzare i dazi doganali su 200 miliardi di dollari di beni cinesi dal 10% al 25%, aggiungendo che “a breve” altri beni che la Cina esporta saranno tassati anch’essi al 25%.
L’andamento dei mercati azionari
Parole che hanno riportato d’attualità il rischio dazi. Diversi analisti che avanzano l’ipotesi, come quelli di Ing, che sia una ‘mossa strategica’ da parte di Trump. In particolare, gli esperti della banca olandese che si attendono ancora un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, affermano che l’ultima mossa di Trump “fa parte di una strategia di trattative rischiosa ma che potrebbe rivelarsi premiante”.
Lo spread chiude in rialzo
Anche lo spread tra Btp e Bund tedesco ne ha risentito, chiudendo in rialzo a 258 punti base, con il tasso del decennale italiano al 2,58% sul mercato secondario. Venerdì il differenziale si era fermato a quota 253 punti.
Borsa, giù i titoli Agnelli
Tra i peggiori titoli sul parterre milanese figurano i titoli della galassia Agnelli. Cnh Industrial, tra i più esposti al rischio dazi, ha ceduto il 3,7%, -2,23% per Fca. Giù anche Ferrari (-1,17%) che domani diffonderà i conti del primo trimestre 2019. Il consensus vede il Cavallino Rampante riportare ricavi in aumento del 4% anno su anno a 860 milioni di euro ed ebitda adjusted a 273 milioni.
Maglia nera a Stm
Maglia nera di giornata a Stm, giù del 4,81%, anch’essa impattata negativamente dalle minacce di Trump sui dazi. Chiusura in calo dell’1,4% per Tim. Infine, nella seduta di borsa odierna Terna è il miglior titolo del Ftse Mib avendo chiuso in controtendenza.
(AWE/Finanza.com)