MILANO – Piazza Affari completa il poker di ribassi e sia avvia a chiudere il mese di maggio sui minimi a oltre tre mesi e mezzo. L’indice Ftse Mib, dopo una prima parte di giornata promettente e intonata al rialzo, grazie anche al restringimento dello spread, ha perso quota sul finale andando a terminare la sessione a 19.947 punti, in calo dello 0,26%. Il differenziale tra Btp e Bund ha intanto chiuso in area 282 punti, col rendimento del decennale italiano al 2,65% sul mercato secondario.
Giù i titoli degli istituti bancari
Tra i singoli titoli non ha avuto seguito il timido tentativo di ripresa delle banche. Unicredit ha ceduto lo 0,31% a 10,16 euro dopo il progresso di oltre due punti percentuali della seduta precedente. Seduta piatta (-0,03% a 1,86 euro) per l’altra big Intesa Sanpaolo, che ha trovato un accordo con i sindacati per 1.600 uscite dal gruppo, di cui 600 attraverso Quota 100. Tra i peggiori di giornata Enel (-1,45% a 5,5 euro) che già ieri aveva ceduto terreno insieme alle altre utility. Giù anche Campari (-1,23% a 8,8 euro) che paga il taglio di rating da “equalweight” a “underweight” deciso da Morgan Stanley. Maglia nera di giornata per Ferragamo, che cede oltre il 2,71% a 19,41 euro.
Leonardo vola in Borsa
Sul versante opposto, giornata di acquisti per Leonardo, con il titolo che compie un balzo del 3,82% a 9,78 euro, riavvicinando la soglia psicologica dei 10 euro. A sostenere le quotazioni la notizia che la controllata statunitense Leonardo Drs si è aggiudicata una commessa da 977 milioni di dollari dalla Defense Information Technology Contracting Organization per la fornitura di un sistema di comunicazione satellitare destinato all’U.S. Special Operations Command.
La grande crescita del gruppo
Il contratto avrà una durata massima di otto anni. L’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, ha posto l’accento sulla forte crescita della controllata statunitense, che potrà beneficiare dell’aumento del budget per il settore militare Usa. Bene anche Poste Italiane, che guadagna l’1,53% a 8,78 euro. L’azienda ha annunciato che i punti di consegna Punto Poste, attualmente 1.438 sul territorio nazionale, saliranno a oltre 3.500 entro la fine dell’anno.
(AWE/Finanza.com)