MILANO – Il giorno dopo la conferma giunta dal Fondo monetario internazionale di una stima di crescita per l’Italia ferma allo 0,1% nel 2019, Piazza Affari chiude in territorio positivo con l’indice Ftse Mib a +0,57%, toccando i 22.080,32 punti. Un progresso che arriva all’interno di un quadro europeo caratterizzato da chiusure in ordine sparso.
L’andamento dei principali listini europei
In moderato rialzo il Dax di Francoforte e l’Ibex di Madrid, rispettivamente dello 0,26% a 12.522,89 punti e dello 0,52% a 9.329,70 punti. Cede invece lo 0,22% il Cac40 di Parigi a 5.605,87 punti, mentre il Ftse100 di Londra lascia sul campo lo 0,73% a 7.501,46 punti. Indicazioni positive arrivano intanto anche dallo spread, col differenziale tra Btp e Bund tedesco che scende sotto quota 190 punti base.
Balzo di Stm a Piazza Affari
La migliore della seduta odierna sul listino milanese è Stmicroelectronics (+3,53% a 17,59 euro) in attesa dei conti del secondo trimestre 2019 che saranno annunciati domani prima dell’apertura, così come quelli di Saipem che a sua volta termina gli scambi in deciso rialzo mettendo a segno un +2,30% a 4,50 euro. Leonardo chiude invece sul +0,65% a 11,70 euro dopo aver sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti un Memorandum of Understanding con l’obiettivo di consolidare le sinergie già avviate e di rafforzare ulteriormente le azioni di Cdp a sostegno del campione nazionale dell’aerospazio e della sua filiera di fornitori.
Prysmian in rialzo, giù Bper e Ubi
Bene anche Prysmian (+0,28% a 19,95 euro) grazie all’assegnazione della commessa da 700 milioni per il progetto Viking Links, la connessione sottomarina tra Regno Unito e Danimarca. Ed Eni (+0,17% a 14,41 punti) che ha annunciato una scoperta di gas e condensati nell’offshore vietnamita. In affanno invece, il settore bancario in scia ai conti Deutsche Bank, che hanno evidenziato una perdita oltre le attese nel trimestre appena concluso. A segnare le flessioni più evidenti sul listino principale sono Bper, che cede il 2,54% a 3,64 euro) e Ubi, in ripiegamento dell’1,82% a 2,48 euro.
(AWE/Finanza.com)