MILANO – Ultima seduta dell’anno in convinto recupero per Piazza Affari sotto la spinta dell’intonazione positiva delle altre Borse europee e anche grazie agli esiti confortanti dell’asta Btp. L’indice Ftse Mib ha chiuso a +1,44% a quota 18.324 punti dopo che ieri aveva aggiornato i minimi a due anni. Nel complesso va in archivio un 2018 difficile per Piazza Affari con quotazioni in calo a doppia cifra.
Piazza Affari recupera, spread sotto i 250 pb
Sull’obbligazionario lo spread si è spinto nel corso della giornata sotto i 250 punti base con rendimento del Btp decennale in area 2,7%, livello più basso dallo scorso luglio. Rendimento in linea con quello dell’asta Btp odierna che sia per il Btp a 5 anni che per quello decennale ha visto il tasso medio di assegnazione scendere ai livelli più bassi da aprile. In recupero il settore oil (+4,28% Saipem e +1,69% Eni) in scia al tentativo di risalita dei prezzi del petrolio, tra le asset class più penalizzate in questa seconda metà d’anno.
Le migliori performance di giornata
Tra le banche balzo del 4,19% per Banco Bpm, oltre +3% per Ubi. Fuori dal Ftse Mib balzo del 15% per Carige con le ultime indicazioni che vedono la Bce in pressing per trovare una soluzione sull’aumento di capitale e quindi la possibilità di una nuova assemblea per approvare la ricapitalizzazione.
Tra le migliori performance di giornata anche Intesa Sanpaolo (+1,6%) che è stata l’azione più scambiata per controvalore nel corso del 2018, con un totale di 71 miliardi di euro, e anche la più scambiata in termini di contratti con più di 4 milioni di contratti. Le principali borse europee chiudono in forte rialzo l’ultima seduta del 2018. A Parigi il Cac 40 guadagna l’1,74% a 4.678,74 punti. A Londra il Ftse 100 guadagna il 2,27% a 6.733,97. Mentre a Francoforte il Dax ha chiuso in rialzo del 1,71% a 10,558,96 punti.
Banca Carige, il titolo è in rialzo
Banca Carige rimbalza a Piazza Affari e recupera il 15,38% a 0,0015 euro, dopo il crollo nella prima seduta dopo il mancato aumento di capitale da 400 milioni di euro. Il rialzo arriva all’indomani dei colloqui a Francoforte dei vertici dell’istituto e dei Malacalza con esponenti della Bce, che hanno chiesto garanzie sul futuro e hanno voluto conoscere i motivi dello stop alla ricapitalizzazione concordata.
La Banca centrale fa pressione attraverso Ramon Quintana, direttore generale della divisione incaricata della vigilanza di Carige. Al socio di maggioranza relativa, che controlla il 27,5% del capitale e con la sua astensione ha decretato lo stop in assemblea, la Bce chiede di sbloccare l’aumento di capitale necessario per salvare la banca. Si profila così la possibilità di una nuova assemblea.
La situazione resta complessa
I segnali arrivati dalla Borsa sono “confortanti” per l’assessore ligure allo Sviluppo economico, Andrea Benveduti. Tuttavia la situazione resta “preoccupante”. “Gli azionisti, a costo di pesanti sacrifici, hanno finora dimostrato di credere in una realtà fondamentale per il nostro territorio. Carige, assieme alle molte banche regionali italiane, è un valore imprescindibile per l’intero tessuto economico, e pertanto va difeso e rilanciato”, afferma l’assessore. La Liguria e Genova, i risparmiatori e le imprese locali “non possono perdere l’importantissimo volano di sviluppo”, spiega.
Le prossime manovre
L’aumento di capitale da 400 milioni di euro rappresentava la seconda fase del rafforzamento patrimoniale avviato con l’emissione di un bond subordinato sottoscritto per 320 milioni di euro dallo schema volontario di intervento del fondo interbancario di garanzia e dal Banco di Desio e Brianza. Una manovra complessiva rispetto alla quale la banca aveva comunicato aver ricevuto l’autorizzazione dalla Bce, che ha tra l’altro esteso al 31 dicembre 2019 il termine entro il quale dovrà essere conseguita in “modo sostenibile” l’osservanza dei requisiti patrimoniali.
(Lapresse/AWE)