Borsa, Piazza Affari fiacca: vola Astaldi, bene Salini Impregilo

Lo spread chiude a 279,9 pb. Deboli anche gli altri listini europei

MILANO (LaPresse/Finanza.com) – Le novità annunciate ieri dal governo, con la revisione al ribasso delle stime di deficit per il 2002 e il 2021, non sostengono oggi Piazza Affari. Anche se lo spread segna un nuovo raffreddamento andando a chiudere sotto i 280 punti base – a 279,9 -. Con il rendimento del Btp decennale al 3,33% sul mercato secondario.

Piazza Affari chiude in calo, deboli anche gli altri listini europei

L’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,59% a quota 20.612 punti, in un quadro di diffusa debolezza per tutti i principali listini europei. Dove spiccano i ribassi superiori al punto percentuale del Ftse100 di Londra e del Cac40 di Parigi.

Arretra Pirelli, balzo per Astaldi e Salini Impregilo

Tra le blue chip di Piazza Affari si segnala l’arretramento del 3,32% di Pirelli, arrivato in scia a un report di Ubs che declassa la società da “buy” a “neutral”. Gli analisti della società svizzera non credono che Pirelli possa centrare i suoi obiettivi di profittabilità per il 2018. Oggi intanto è scaduto il lock-up con Camfin che ha annunciato che manterrà poco più del 10% del capitale. Seduta da dimenticare anche per Moncler, peggior performer di giornata con un tonfo di oltre il 5,6% a 36,16 euro.

Gli osservate speciali di giornata, ad ogni modo, erano altri due titoli: quello di Astaldi e quello di Salini Impregilo. Dopo che ieri sera il gruppo guidato da Pietro Salini ha reso noto di stare valutando la possibile acquisizione della multinazionale delle grandi costruzioni con sede a Roma. Un interesse che ad Astaldi è valso un balzo del 29,59% a 0,55 euro. Mentre per la stessa Salini Impregilo si è tradotto in un moderato rialzo dello 0,69% a 2,03 euro.

Recupera Tim, Intesa Sanpaolo miglior performer

In buon recupero oggi Tim (+2,12%), ritornata a ridosso di quota 0,5 euro. Il titolo non ha risentito dell’ennesimo taglio di valutazione, deciso questa volta da Credit Suisse che ha limato il prezzo obiettivo da 0,7 a 0,55 euro alla luce del forte esborso per l’asta 5G e anche in virtù del recente declassamento deciso per l’intero settore tlc. La società delle telecomunicazioni si deve però accontentare del secondo gradino del Ftse Mib, visto che a segnare la miglior performance è stata Intesa Sanpaolo, in progresso del 2,15% a 2,16 euro.

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