MILANO (AWE/Finanza.com) – Borsa, Piazza Affari non si ferma: banche e Tim avanti tutta. Nuovo strappo al rialzo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, reduce dal +4,45% della scorsa settimana, ha inanellato un’altra seduta convincente chiudendo a 20.329 punti (+0,58%). Con Wall Street chiusa per festività, i mercati hanno trovato ancora sponda nell’attesa un esito positivo dei negoziati tra Usa e Cina.
La piazza milanese è stata la migliore in Europa – davanti a Madrid, dove l’Ibex ha messo a segno un +0,32%, e Parigi, dove il Cac40 ha chiuso sul +0,28% -, sotto la spinta del settore bancario che continua a beneficiare delle attese per un nuovo Tltro, avallate dalle parole di venerdì scorso di Benoit Coeurè, membro del consiglio della Bce. Intanto oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha rassicurato sul rinnovo della Gacs. Bene intanto lo spread, sceso fino a 263 punti base, minimo dal 6 febbraio.
Borsa, nuovo sprint per Telecom Italia
Nell’azionario, nuovo sprint del 3,19% a quota 0,53 euro per Telecom Italia, già forte protagonista venerdì scorso a seguito dell’annuncio da parte di Cdp dell’intenzione di aumentare la quota nel capitale della maggiore tlc italiana nell’arco dei prossimi 12 mesi. Le ultime indiscrezioni stampa vedono la controllata statale in azione già prima dell’assemblea del prossimo 29 marzo.
Giovedì è previsto il cda di Tim per l’approvazione del bilancio 2018 e del nuovo piano industriale 2019-2021, che verranno resi noti il giorno successivo. Bene anche Unicredit (+3,15% a 11,57 euro) su cui Jefferies conferma il giudizio “buy” con prezzo obiettivo sceso da 16 a 15 euro. Tra le banche spicca invece il +3,9% 2,39 euro di Ubi. Fuori dal Ftse Mib seduta tonica per Mediaset, salita di oltre il 3% dopo la notizia dell’aumento della quota di controllo di Fininvest, salita al 44,175% del capitale, portando i diritti di voto al 45,88%. Poco mossa infine Eni (+0,37% a 15,17 euro), su cui Morgan Stanley ha confermano la raccomandazione “underweight”, rivedendo però al rialzo il target price, che passa da 14 a 14,6 euro.