MILANO – Azionario asiatico contrastato, dopo che Wall Street ha testato nuovi record. Snobbando la proposta di impeachment contro Donald Trump votata dalla Camera dei Rappresentanti Usa la sera prima. L’indice S&P 500 ha superato la soglia di 3.200 per la prima volta in assoluto in chiusura di mercato. Con un guadagno pari a +0,5% che lo ha portato a quota 3.205,37 punti. Il Dow Jones Industrial Average è balzato di 137,68 punti, o +0,5% a 28.376,96, mentre il Nasdaq Composite ha fatto + 0.7% a 8.887,22 punti.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso però la seduta in rosso. Trascinato al ribasso soprattutto dai titoli dell’auto. Che hanno scontato l’approvazione, da parte della Camera degli Stati Uniti, dell’Usmca, ovvero dell’accordo commerciale United States-Mexico-Canada Agreement. Che ha ricevuto la stragrande maggioranza dei voti, 385 si contro i 41 contrari. L’intesa rimpiazzerà quella preesistente del Nafta. Il listino giapponese ha chiuso in flessione dello 0,20%, a 23.816,63 punti.
L’impatto dell’accordo commerciale viene considerato importante soprattutto per i produttori di auto del Giappone che, con il Nafta, avevano l’obbligo di assicurarsi che il 62,5% delle componenti auto provenissero dal Nord America. La percentuale è salita ora al 75%. Non solo, i colossi delle auto made in Japan, con l’USMCA, potrebbero essere costretti a spostare le loro fabbriche dal Messico agli Stati Uniti. Tra le vittime più illustri alla borsa di Tokyo Toyota, Nissan, Mazda, Suzuki e Mitsubishi, che hanno perso tra -0,60% circa a oltre -1%.
Dal fronte macro del Giappone, resa nota l’inflazione misurata dall’indice dei prezzi al consumo, che a novembre è salita, su base annua, dello 0,5%, come da attese, recuperando comunque in modo netto rispetto al +0,2% di ottobre. Esclusa la componente dei beni alimentari freschi, il dato è salito su base annua dello 0,5%, come da attese, rispetto al +0,4% precedente. Escluse le componenti sia dei prezzi dei beni alimentari che di quelli energetici, il tasso di inflazione si è rafforzato allo 0,8% su base annua, meglio dello 0,7% stimato e dello 0,7% precedente.
E’ questo il dato che la Bank of Japan monitora, che corrisponde alla componente core dell’indice al consumo Usa. L’indicatore è balzato al record in più di tre anni, ovvero dal 2016. Rimane ancora tanta strada da fare, tuttavia, per raggiungere quell’obiettivo del 2% stabilito dalla Bank of Japan.A Hong Kong sotto i riflettori i titoli delle società attive nel mercato dei casinò, dopo che il presidente cinese Xi Jinping, nel commemorare il passaggio di Macao, 20 anni fa, dal Portogallo all’amministrazione cinese, ha affermato che l’economia dell’area dovrebbe essere meno dipendente dai casinò. Male i titoli Galaxy Entertainment, Wynn Macau e Sands China. Borsa Shanghai sotto pressione, cede lo 0,27%; Hong Kong positiva con +0,10%, Sidney -0,25%, Seoul +0,31%.
(LaPresse)