MILANO – Azionario asiatico positivo, nonostante gli investitori continuino a guardare con preoccupazione alle notizie che arrivano dal Medioriente. Oggi la borsa di Tokyo è chiusa per festività. L’azionario asiatico ex Giappone, rappresentato dall’MSCI Asia Pacific è salito di mezzo punto percentuale, dopo aver testato la scorsa settimana il record dal 2018.
Ad avere la meglio sulle tensioni geopolitiche è però l’attesa per la firma dell’accordo Fase 1 che Cina e Stati Uniti hanno siglato alla metà di dicembre, e che dovrebbe confermarsi pietra miliare nel raggiungimento di una intesa più comprensiva per porre fine, se non alla guerra commerciale, a una sua escalation. Il vicepremier cinese Liu He, responsabile del team di Pechino che ha partecipato alle trattative commerciali, dovrebbe arrivare oggi a Washington per rimanervi fino al giorno della firma dell’accordo, prevista per dopodomani, mercoledì 15 gennaio.
Lo Shanghai Composite è salito fino a +0,70%. Molto bene anche lo Shenzhen Composite, arrivato a +0,85%. Hong Kong balzata di oltre +1%. Negativa invece Sidney -0,37%, zavorrata dai titoli oil. Hanno guadagnato invece i titoli delle società attive nel mercato dell’oro: +2% per Evolution Mining e Kingsgate Consolidated. Seoul+1,03%.
(LaPresse/Finanza.com)