ROMA – Inizio di settimana difficile per i mercati complici i timori legati all’escalation della crisi Ucraina. Nel weekend è cresciuto di ora in ora il rischio di un’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Diverse nazioni, inclusi Stati Uniti e Regno Unito, hanno consigliato ai propri cittadini di lasciare l’Ucraina. Sullo sfondo rimane il discorso banche centrali, con la Fed attesa a una serie di rialzi dei tassi per contrastare l’aumento dell’inflazione. Pesante anche l’andamento dello spread che ha chiuso a ridosso dei 170 punti con il rendimento a un soffio dal 2%.
Il Ftse Mib, che in mattinata era arrivato a cedere il 4% (minimo a 25.893 punti), ha recuperato nella seconda metà di seduta chiudendo in calo del 2,04% a 26.415 punti. A schivare le vendite sono state Snam (+0,83%) e Inwit (+1,79%).
Tra i peggiori invece si segnalano le banche con -4,23% Unicredit, -3,11% Intesa Sanpaolo e -3,78% Bper. In tenuta invece Banco BPM (-0,65%) che in avvio era arrivata a segnare oltre -7%. Giuseppe Castagna, ad di Banco BPM, avrebbe avuto nuovi contatti con ceo di Credit Agricole Italia in vista di una possibile business combination, una mossa difensiva a fronte dell’eventuale OPA ostile di Unicredit.
Tra le altre big di Piazza Affari, male oggi Stellantis a -2,56% a 16,38 euro.
LaPresse