Boscoreale, blitz nel capannone-officina: 27enne sorpreso a smontare un’auto rubata. Sequestrati jammer e droga.

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

BOSCOREALE – Un capannone anonimo in via Merolla, alla periferia della città, trasformato in una vera e propria centrale di smontaggio per auto rubate. È questo lo scenario che si sono trovati di fronte i Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Torre Annunziata, che nella giornata di ieri hanno messo a segno un’importante operazione contro il business del riciclaggio di veicoli. In manette è finito un 27enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, colto in flagranza di reato mentre era intento a “cannibalizzare” un’auto di lusso.

L’operazione è scattata al termine di una rapida attività investigativa. I militari, insospettiti da un insolito viavai nei pressi del fatiscente edificio industriale, hanno deciso di intervenire. Il blitz è stato fulmineo: una volta cinturata l’area per precludere ogni via di fuga, i Carabinieri hanno fatto irruzione nel capannone. All’interno, la scena ha confermato ogni sospetto. Tra attrezzi da scasso, chiavi inglesi e flessibili, il 27enne era al lavoro su una Volkswagen T-Roc, intento a smontarne pezzo per pezzo la carrozzeria e le componenti meccaniche. Dai primi accertamenti è emerso un dettaglio che sottolinea l’efficienza della rete criminale: il SUV era stato rubato solo poche ore prima, nella stessa giornata, e stava già per essere smembrato per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio.

La perquisizione, estesa a tutto il locale, ha permesso di delineare i contorni di un’attività ben avviata e tutt’altro che improvvisata. Sparsi per il capannone, i militari hanno rinvenuto e sequestrato numerose altre parti di automobili – portiere, cofani, motori e centraline – riconducibili a veicoli di diversa marca e modello, probabile provento di furti precedenti. Un vero e proprio “cimitero” di auto destinate a sparire nel nulla.

A rendere il quadro ancora più preoccupante è stato il ritrovamento di due “jammer”, i sofisticati disturbatori di frequenza utilizzati dai professionisti del crimine. Questi dispositivi sono in grado di inibire i segnali GPS e le comunicazioni dei sistemi di allarme satellitare, rendendo di fatto i veicoli “invisibili” e facilitandone il furto e il trasporto verso luoghi sicuri come quello scoperto a Boscoreale.

Ma le sorprese non erano finite. L’attività illecita del 27enne non si limitava al riciclaggio. Durante la perquisizione personale e del locale, sono spuntate anche diverse dosi di sostanze stupefacenti, tra hashish e marijuana, già confezionate e pronte per essere vendute. Un doppio business, dunque, che ha portato alla duplice accusa di riciclaggio e detenzione a fini di spaccio.

L’uomo è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del giudizio. Le indagini dei Carabinieri proseguono ora per ricostruire l’intera filiera criminale, identificare eventuali complici e risalire ai canali di approvvigionamento delle auto rubate e di smercio dei pezzi di ricambio. La T-Roc, o quel che ne restava, è stata posta sotto sequestro e sarà restituita al legittimo proprietario.

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