CASERTA – Cinque persone indagate per lesioni aggravate e porto abusivo di arma da fuoco, il ferito dal colpo di pistola operato e fuori pericolo ancora ricoverato in ospedale a Caserta e un revolver calibro 7.65 ancora da trovare. Sono gli elementi chiave della vicenda che sabato sera ha rischiato di trasformarsi in tragedia nel Parco Primavera della frazione Tuoro di Caserta. Un uomo di 42 anni, originario di Maddaloni ma domiciliato a Caserta, è stato colpito alla gamba destra da un colpo esploso da uno dei cinque con cui aveva avuto una discussione. Si tratta di cinque persone, tra cui anche un padre e un figlio che hanno prima avuto un alterco con il 42enne e poi hanno portato a segno quella che assume i connotati di un vero e proprio raid punitivo nei confronti dell’uomo; nell’episodio è stata coinvolta anche la compagna. I due si trovavano in casa dei genitori della donna. Intorno alle 21 di sabato l’uomo ha avuto un alterco con un gruppo di ragazzi che bivaccava sotto la finestra di casa sua e ha intimato loro di andar via. Si è passati agli insulti e alla fine la lite è finita nel sangue. Dapprima i ragazzi lo hanno strattonato, strappandogli la maglietta, poi con una mazza da baseball lo hanno colpito ripetutamente agli arti superiori e inferiori, fratturandogli un braccio. Infine, con una pistola a piombini, gli hanno sparato a una coscia (il proiettile è rimasto conficcato nella gamba, è stato estratto dai medici nel corso dell’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto in ospedale) e lo hanno colpito alla testa con il calcio dell’arma. Anche la compagna è stata malmenata brutalmente. I due sono riusciti a chiamare il 118 e sono stati trasportati d’urgenza presso l’ospedale civile “Sant’Anna e San Sebastiano”. I carabinieri della Compagnia di Caserta hanno avviato una rapida attività info-investigativa ed hanno individuato i presunti autori del raid e del pestaggio. Non è chiaro al momento se si è riusciti a risalire a chi materialmente ha premuto il grilletto della pistola facendo partire il colpo. Ma la vicenda in cui è rimasto vittima il 42enne presenta ancora molti aspetti da chiarire. L’uomo, sotto processo per un’inchiesta sulla droga (la prossima udienza si terrà il 17 ottobre), sarà dimesso dall’ospedale appena le sue condizioni lo renderanno possibile. Le liti tra vicini e residenti dello stesso quartiere sono sempre più frequenti e spesso avvengono per motivi banali. Lo scorso mese di gennaio a Brezza, frazione a cavallo tra Grazzanise e Capua, prima una lite, poi il chiarimento mancato, finito con tre colpi di pistola e un ferito. Un uomo di 63 anni fu centrato ad un braccio da un colpo di pistola esploso da un pregiudicato di 46 anni. La vittima, per fortuna non in pericolo di vita, fu soccorsa da un’ambulanza e accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Il proiettile che lo ha raggiunse al braccio entrò e uscì dal bicipite e i danni, per il malcapitato, furono pertanto limitati. Poteva però andargli molto peggio visto che i colpi esplosi contro di lui furono ben tre. Anche in quel caso alla base dell’episodio ci fu una banale lite tra vicini.
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