MONDRAGONE – Sottoposti a metodi di sorveglianza e condizioni di lavoro degradanti: così, sostiene la Procura di Santa Maria Capua Vetere, decine e decine di braccianti raccoglievano (dalle 7 alle 12 ore al giorno) frutta e ortaggi nei terreni della società Sviluppo Agricolo di Gennaro Bianchino, 62enne mondragonese. Che ci fosse sole o pioggia poco importava. Il loro impegno nei campi doveva essere continuo. Come è accaduto il 29 ottobre 2018: giornata di temporali e e venti molto forti. E nonostante il meteo poco favorevole, hanno accertato gli investigatori, alla schiera di braccianti venne ugualmente ordinato di raccogliere, raccogliere e ancora raccogliere. A controllare che tutto filasse liscio sarebbero stati i ‘caporali’ Francesco Pagliaro (nella foto a sinistra), 52enne, e Vincenzo Miraglia (nella foto a destra), 44enne: verificavano, dice la Procura, che ogni operaio raccogliesse un minimo di 30 cassette ciascuno. I due, su ordine del gip Rosaria Dello Stritto, da giovedì sono obbligati a presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria con l’accusa di aver fatto parte di una presunta associazione a delinquere, guidata da Bianchino, finito in carcere, dedita “allo sfruttamento del lavoro e all’intermediazione illecita di manodopera”.
La cricca avrebbe sottoposto i braccianti anche a “condizioni di rilevante stresso lavorativo psico-fisico”, trasportandoli nei campi usando veicoli del tutto inadeguati e superando il numero consentito delle persone da poter contenere. In una circostanza, hanno accertato gli inquirenti, nel reclutare i braccianti, Francesco Pagliaro avrebbe pure minacciato anche una donna. A far parte del ‘gruppo Bianchino’, secondo la Procura, anche Pasquale Miraglia, 42enne, finito ai domiciliari, ritenuto l’intermediario tra il 62enne e i caporali. L’indagine, condotta dai carabinieri del Reparto territoriale di Mondragone e dai finanzieri della locale Compagnia, ha coinvolto a piede libero anche Salvatore Pagliaro, 57enne, che risponde di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Oggi per gli inquisiti sottoposti a misura cautelare prenderanno il via gli interrogatori di garanzia. Ad assisterli gli avvocati Angelo Raucci e Giovanni Lavanga.