CASERTA (Marco Mancuso) – Le guerre interne al Pd rischiano di incidere sulle dinamiche del gruppo in consiglio regionale. La campagna elettorale per le elezioni amministrative ha creato non pochi malumori tra i dem e anche quelli che sembravano più affiatati ora sono ai ferri corti. Vincenzo De Luca, Mario Casillo, Bruna Fiola, Massimiliano Manfredi a cui si aggiunge Marco Sarracino sono i protagonisti del tutti contro tutti. Da un lato c’è il governatore campano che ha candidati propri da sostenere in tutte le grandi città al voto, Napoli, Caserta, Salerno e Benevento. E non tutti sono tesserati Pd, del resto De Luca da sempre trae la sua forza dalle alleanze extra-partitiche. Quella con Iv, quella con i moderati e quella con i transfughi del centrodestra a partire dal sindaco uscente della città delle streghe Clemente Mastella, senza dimenticare che può contare su un vero e proprio movimento che fa capo a lui come Campania Libera.
Il capogruppo, nonché mister preferenze Casillo rischia di ritrovarsi isolato, con il solo appoggio del consigliere dem Loredana Raia, dopo essere arrivato ai ferri corti con l’altra piddina Bruna Fiola per la ‘spartizione’ dei candidati presidente nelle Municipalità di Napoli. Quest’ultima può contare sull’appoggio del fratello del candidato a sindaco nel capoluogo campano Gaetano Manfredi, nonché consigliere regionale Massimiliano Manfredi con cui ha corso in tandem alle scorse Regionali e con cui ha stretto un’alleanza che potrà servire dopo il voto. Quando ci sarà da tirare le somme, quando ognuno saprà con certezza il peso politico che ha. Ed è in quest’ottica che entrano in gioco il segretario regionale Leo Annunziata e quello provinciale di Napoli Marco Sarracino.
Il primo che dovrà decidere che linea adottare rispetto ai dem che hanno deciso di sfilarsi dalla campagna elettorale, per esempio a Caserta dove sia l’eurodeputata Pina Picierno che l’ex consigliere regionale Stefano Graziano sembrano aver glissato l’invito a partecipare alla preparazione della lista in sostegno del sindaco uscente Carlo Marino. Liste a cui ha invece lavorato il presidente del parlamentino campano Gennaro Oliviero. Ma soprattutto dovrà decidere che fare con chi, a Napoli, pur essendo iscritto al Pd ha deciso di sostenere l’antagonista dell’ex rettore Antonio Bassolino. Certo è che molto di quello che accadrà dipenderà dal risultato che il Pd riuscirà ad ottenere. La Fiola, oltre che con Casillo, sembra non vantare più buoni rapporti neanche con Sarracino, tanto da aver chiesto già adesso che dopo le elezioni si apra una discussione interna sul partito cittadino. Solo se il giovane segretario e Casillo riusciranno a trovare il modo di fare squadra riusciranno ad evitare il primo di perdere la guida dei piddini napoletani e il secondo a non rischiare di dover cedere, tra qualche mese, la guida del gruppo regionale.