MILANO – La giustizia militare brasiliana ha condannato otto soldati per l’uccisione del musicista Evaldo dos Santos Rosa e del raccoglitore di materiali riciclabili Luciano Macedo, uccisi in un’operazione militare a Rio de Janeiro il 7 aprile 2019. È ancora possibile il ricorso al Tribunale militare superiore. Lo hanno riferito i media brasiliani. Il caso scatenò proteste e indignazione per i fatti, in cui l’auto in cui dos Santos Rosa viaggiava con la famiglia nella zona di Guadalupe fu colpita da 83 di oltre 200 proiettili esplosi dai militari. Cinque persone si trovavano nel veicolo, che i soldati inizialmente sostennero non si fosse fermato a un posto di blocco. Macedo fu ferito dagli spari mentre tentava di soccorrere la famiglia nell’auto e morì dopo giorni in ospedale, mentre altre persone furono ferite.
Il tribunale ha condannato il tenente Ítalo da Silva Nunes, che era al comando ed è stato accusato di essere stato il primo a sparare almeno 77 volte, a 31 anni e sei mesi di carcere per i due omicidi e il tentato omicidio di Sérgio de Araújo, familiare del musicista. Altri sette militari, accusati di aver sparato, sono stati condannati a pene di 28 anni di carcere. Quattro militari sono stati assolti, perché non è stato dimostrato che avessero sparato.
(LaPresse)