Milano, 3 set. (LaPresse) – I vigili del fuoco sono riusciti a domare l’incendio che ha devastato il Museo nazionale di Rio de Janeiro e le sue collezioni. Lo hanno riferito i media brasiliani, sottolineando che i pompieri restano sul posto per spegnere i piccoli focolai che ancora stanno bruciando. Circa 80 componenti di 12 squadre dei vigili del fuoco sono intervenuti al museo nella zona nord di Rio. Ciò quando l’incendio è divampato intorno alle 19.30, dopo la chiusura ai visitatori. Parte dell’edificio è crollato. Il comandante generale dei pompieri dello Stato di Rio, Roberto Robadey, ha affermato che la risposta all’incendio è stata ostacolata dalla mancanza d’acqua negli idranti vicini all’edificio. Dunque i vigili del fuoco hanno dovuto far arrivare autocisterne e utilizzare l’acqua del vicino lago.
l’intervento dei soccorsi
I pompieri sono a loro volta stati criticati dal rettore della Università federale di Rio de Janeiro (Ufrj), Roberto Lehrer, secondo cui la loro risposta è stata inadeguata. Lehrer ha anche ammesso che la mancanza di risorse economiche ha impedito il miglioramento delle infrastrutture del museo, che è gestito dall’università. Il palazzo non disponeva di sistema per la prevenzione degli incendi e un accordo era appena stato raggiunto tra il museo e la banca di sviluppo del governo per includere un progetto in questo senso. La direzione del museo ha incolpato anche l’esecutivo del presidente Michel Temer, che ha deciso tagli alla scienza e all’istruzione, nell’ambito di un piano di austerità. Nessun ministro ha partecipato a giugno ai festeggiamenti per i 200 anni del museo. “Per il Brasile è incancolabile la perdita dell’archivio del Museo nazionale”, ha commentato Temer su Twitter.