MILANO (LaPresse) – Il cantante britannico Roger Waters è tornato a esprimersi pubblicamente contro il candidato d’estrema destra Jair Bolsonaro alle presidenziali in Brasile, come già ha fatto in precedenti concerti tra cui nello stadio Maracanà di Rio de Janeiro.
I brasiliani chiamati al voto
Nello show della notte a Curitiba ha proiettato un testo sui grandi schermi, in cui ha spiegato che la produzione era stata avvertita dalla Giustizia elettorale dell’illegalità di diffondere messaggi politici dopo le 22 alla vigilia del voto. Oggi i brasiliani votano nel ballottaggio delle presidenziali, dove è favorito l’ex militare nostalgico della dittatura.
L’appello del cantante britannico
“Sono le 21.58 e ci hanno detto che dopo le 22 non possiamo parlare di elezioni. È legge”, si leggeva nel testo, riportato dai media nazionali. Poi un altro messaggio: “Questa è la nostra ultima possibilità di resistere al fascismo prima di domenica. ‘Ele nao'”, cioé ‘lui no’, lo slogan con cui viene espresso il rifiuto di Bolsonaro.
Roger Waters contro Bolsonaro
Infine, alle 22, è comparso il testo: “Sono le 22. Si rispetti la legge”. I messaggi sono stati accolti con applausi dal pubblico, con urla che scandivano ‘Ele nao’, ma anche con persone che inneggiavano al ‘Mito’, soprannome con cui Bolsonaro è descritto dai sostenitori, e con insulti al musicista.
Waters ha poi detto in inglese “Anche io vi amo” e che il suo era uno spettacolo fatto d’amore. Durante una pausa dello show, sono state proiettate anche frasi che rimandavano alla “resistenza” alla violenza, alla discriminazione religiosa o etnica, agli abusi della polizia, alle schiavitù, alle oligarchie e alle guerre.