MILANO (LaPresse) – L’istituto brasiliano Datafolha ha diffuso un nuovo sondaggio in vista delle elezioni presidenziali di ottobre: l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, attualmente in carcere, resta al primo posto al primo turno di voto con il dato più alto registrato quest’anno, al 39%. Secondo, dopo il leader e fondatore del Partito dei lavoratori (PT), è il candidato del Partito social liberale (PSL), Jair Bolsonaro.
Il sondaggio premia Lula
L’ex militare nostalgico della dittatura, omofobo e misogino, sarebbe staccato di 20 punti percentuali, ottenendo il 19%. Il 13% degli elettori sceglierebbe di lasciare la scheda bianca e il 3% è indeciso.
Tuttavia, siccome Lula è stato condannato in secondo grado per corruzione, gli analisti prevedono che la giustizia elettorale impedirà la sua corsa al Planalto, in nome della legge ‘Ficha limpa’ (fedina pulita). Per questo, il suo nome potrebbe essere sostituito da quello del candidato vice del PT, Fernando Haddad, ex sindaco di San Paolo.
Brasile, un delicato scenario politico
In questo secondo scenario vincerebbe Bolsonaro con il 22%, seguito da Marina Silva, ambientalista ex ministra dell’Ambiente di Lula e leader del partito Rete sostenibilità (REDE), che otterrebbe il 16%. Terzo arriverebbe il candidato di centrosinistra Ciro Gomes, del Partito democratico dei lavoratori (PDT). Un tempo considerato il possibile successore del popolarissimo Lula.
In questo caso, il numero di schede bianche salirebbe al 22% e quello degli indecisi al 6%. Per condurre il sondaggio, condotto per Folha de Sao Paolo e Tv Globo, sono stati intervistati 8.433 elettori in 313 municipi tra 20 e 21 agosto. Il margine d’errore è del 2%.