Brasilia (Brasile), 28 mag. (LaPresse/AFP) –
Il presidente del Brasile, Michel Temer, ha ceduto ai camionisti in sciopero che paralizzavano il Paese da una settimana e ha annunciato la decisione di abbassare il prezzo del diesel, che sarà congelato per 60 giorni.
In un discorso televisivo, il capo dello Stato ha anche comunicato che accetta altre quattro rivendicazioni dei camionisti, cioè in particolare la soppressione di alcuni pedaggi per i conducenti di mezzi pesanti. Il prezzo del diesel, che sabato si attestava in media a 3,788 reais al litro, sarà ridotto di 0,46 reais al litro, quindi con un calo del 12%.
“Per arrivare a questa riduzione il governo ha acconsentito a dei sacrifici nel suo budget”, ha spiegato Temer. “Abbiamo fatto un gesto da parte nostra per attenuare i problemi e le sofferenze. Le misure che ho annunciato rispondono alle rivendicazioni che ci sono state presentate”, ha affermato. “È per questo che voglio manifestare la mia piena fiducia nello spirito di responsabilità, solidarietà e patriottismo” dei camionisti, ha aggiunto. Venerdì il capo dello Stato aveva fatto appello alle forze di sicurezza, esercito compreso, affinché eliminassero i blocchi allestiti nelle strade, che paralizzavano il Paese.
Da allora i camion-cisterna sono stati scortati da poliziotti o soldati nel percorso dalle raffinerie, ma anche domenica le forniture sono rimaste gravemente compromesse, con la maggior parte delle stazioni di servizio del Paese ancora a secco, alcuni aeroporti a corto di kerosene e i beni deperibili che stavano scomparendo dagli scaffali dei negozi. La gestione della crisi da parte del governo Temer è stata fortemente criticata sia da destra che da sinistra, in un contesto politico molto instabile a quattro mesi dalle presidenziali di ottobre.