MILANO (LaPresse) – “Stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre possibilità. Fra qualche giorno avremo i risultati dei campionamenti che sono già stati effettuati”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Evidenziando che sono 138 gli accessi per polmoniti ai pronto soccorso dei presidi ospedalieri di Montichiari, Manerbio, Desenzano Del Garda, Gavardo (Brescia), Asola e Castiglione delle Stiviere (MN) e Mantova. Di questi 124 sono stati ricoverati, mentre dal punto di vista dell’accertamento diagnostico, sono due le persone risultate positive alla legionella.
Due casi confermati di legionella
A proposito proprio della legionella, “oltre ai due casi confermati – ha spiegato l’assessore – la stragrande maggioranza dei casi sottoposti ad una prima e tempestiva indagine diagnostica ha avuto esito negativo. Questa indagine non esclude comunque la presenza del batterio, pertanto verranno effettuati ulteriori approfondimenti. La ricerca eziologica, inoltre, si indirizza anche verso altri possibili cause”.
La parola all’assessore Gallera
“Ferme restando le inchieste epidemiologiche in corso – ha spiegato inoltre Gallera – per identificare eventuali luoghi comuni di possibile esposizione, è stata effettuata una verifica con i gestori degli acquedotti dei Comuni bresciani interessati. Confermando che non vi sono interconnessioni strutturate fra gli stessi che giustifichino un interessamento dei differenti comuni”.
Indagini in corso, 138 casi a Brescia
“In ogni caso – ha proseguito l’assessore – anche per una restituzione alla popolazione sono in corso le analisi conoscitive su acqua potabile prelevata nei comuni con più casi. Vale a dire Carpenedolo, Calvisano, Remedello, Montichiari, Acquafredda, e sono state date le informazioni di rito nei confronti del rischio legionella. Fino ad ora sono stati eseguiti 52 campionamenti in tutto. 24 sulla rete idrica ovvero in fontanelle pubbliche, serbatoi di acqua e casette dell’acqua e 28 in case private”.
L’osservazione della diffusione territoriale di residenza – si legge in una nota di Palazzo Lombardia – è così distribuita: in provincia di Brescia, 34 casi a Carpenedolo, 26 a Montichiari, 20 a Calvisano, 11 a Remedello, 9 a Acquafredda, 3 a Ghedi, 2 a Desenzano D/G, 2 a Isorella, 2 a Caso Lonato D/G, 2 a Caso Visano, 1 a Alfianello, 1 a Calcinato, 2 a Fiesse, 1 a Leno, 1 a Montirone, 1 a Polpenazze D/G, 1 a Sabbio Chiese, 1 a Sirmione e 16 casi fuori Provincia (7 ad Asola, 3 a Castiglione D/S, 1 a Canneto, 1 a Casalmoro, 1 a Guidizzolo e Porto Mantovano; 1 a Brenzone; 1 a Casalmaggiore e 1 a Ostiano).