MILANO – Senza accordo la Gran Bretagna rischia di diventare il porto franco del falso made in Italy in Europa per la mancata tutela giuridica dei marchi dei prodotti italiani a indicazioni geografica e di qualità (Dop/Igp). Che rappresentano circa il 30% sul totale dell’export agroalimentare tricolore. E’ l’allarme della Coldiretti in riferimento all’ipotesi di Brexit senza accordo presa in considerazione dal nuovo premier britannico, Boris Johnson.
“Il made in Italy – sottolinea la Coldiretti – resterebbe senza protezione europea. E subirebbe la concorrenza sleale dei prodotti di imitazione realizzati oltreoceano e nei Paesi extracomunitari. Come dimostrano le vertenze del passato nei confronti della Gran Bretagna con i casi della vendita di falso prosecco alla spina o in lattina fino ai kit per produrre in casa finti Barolo e Valpolicella o addirittura Parmigiano Reggiano. Il rischio è peraltro che si affermi in Gran Bretagna una legislazione sfavorevole alle esportazioni agroalimentari italiane. Come ad esempio l’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti che si sta diffondendo in gran parte dei supermercati inglesi. E che boccia ingiustamente quasi l’85% del made in Italy a denominazione di origine (Dop). Compresi prodotti simbolo del made in Italy, dall’extravergine di oliva al prosciutto di Parma, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano”.
(LaPresse)