LONDRA – Brexit: è addio tra Ue e Regno unito. Sono trascorsi più di tre anni dal referendum per la Brexit. Il Consiglio nella giornata di oggi darà il via libera al divorzio, con un voto a maggioranza qualificata. Poi tra domani notte e il 1 febbraio verranno ammainate le bandiere della Union Jack davanti alle tre sedi istituzionali del parlamento europeo.
Il dado è tratto
Oggi Strasburgo e Bruxelles dicono addio al Regno unito. Si chiude un ciclo con l’uscita dell’Inghilterra dall’Ue e con un voto a larga maggioranza: 621 sì, 49 no e 13 astenuti.
Ora il via ai negoziati sulle relazioni future fra Londra e Bruxelles.
Le dichiarazioni
Nigel Farage, leader del Brexit Party esulta e dichiara di augurarsi che ora si vada ad un “dibattito in tutta l’Europa, quella Europa che noi adoriamo, mentre odiamo l’Unione europea”
Socialisti, Pepe, democratici e Liberali sono accomunati dallo stesso sentimento: “momento triste”, mentre gli eurodeputati scozzesi si dissociano dalla Brexit sottolineando che “la Scozia è una nazione europea”.
Paolo Gentiloni, dal canto suo esorta “a lavorare per avere degli accordi che impediscano qualsiasi ripercussione economica negativa, consapevoli del fatto che, se ci saranno difficoltà, le ripercussioni negative saranno alla fine purtroppo più negative per il Regno Unito che per l’insieme dell’Ue”. A Gentiloni fanno eco il Presidente del Parlamento europeo David Maria Sassoli il quale preferisce utilizzare un “arrivederci” più che un “addio” all’Inghilterra, mentre la presidente dell’esecutivo comunitario Ursula von der Leyen ha promesso ai deputati britannici “che l’Ue non starà mai lontana”.
Il programma
Il Consiglio nella giornata di oggi darà il via libera al divorzio, con un voto a maggioranza qualificata. Poi tra domani notte e il 1 febbraio verranno ammainate le bandiere della Union Jack davanti alle tre sedi istituzionali del parlamento europeo. A lasciare Bruxelles e Strasburgo saranno 73 eurodeputati britannici. Così si passerà dagli attuali 751 seggi a 705. Dei 27 seggi ridistribuiti tra diversi paesi tre andranno all’Italia. Entreranno a far parte dell’Europarlamento Vincenzo Sofo (Lega), Sergio Berlato di Fratelli d’Italia e Salvatore De Meo per Forza Italia. A Strasburgo è atteso anche l’ex sottosegretario Sandro Gozi, eletto in Francia con la lista Renaissance del presidente Emmanuel Macron.