MILANO – La premier britannica, Theresa May, spera di tenere un quarto voto sul suo accordo sulla Brexit. Lo scrive il Guardian, citando fonti governative. Secondo il giornale, May spera di portare di nuovo l’accordo in Parlamento la prossima settimana dopo la terza bocciatura da parte dell’aula avvenuta oggi. Dunque se la Camera dei Comuni non riuscisse a raggiungere un’intesa sulla strada da seguire, si potrebbe andare a nuove elezioni. Lunedì 1° aprile in Parlamento si terranno nuovamente dei voti indicativi su opzioni alternative al piano di May. Secondo fonti governative è possibile che, nel caso in cui da questi voti indicativi dovesse emergere un risultato chiaro, la premier possa presentare il suo accordo per un ballottaggio con l’opzione risultata vincente. I collaboratori di May, sottolinea il quotidiano britannico, sperano che la data del 22 maggio per la Brexit possa essere ancora valida. Così si troverà il modo di far approvare l’accordo a Westminster la prossima settimana.
I tentativi
L’esecutivo di Londra starebbe discutendo con lo speaker della Camera dei Comuni, John Bercow, per capire se ci sia un modo di riproporre il testo ai parlamentari. Un portavoce di Downing Street, sempre citato dal Guardian, ha evidenziato che oggi il piano di May è stato bocciato con un margine di 58 voti, nettamente più basso rispetto alle bocciature del 15 gennaio e del 12 marzo scorsi. A questo punto il Regno Unito ha due opzioni: una Brexit senza accordo il 12 aprile, oppure chiedere un nuovo rinvio del divorzio indicando però all’Ue entro il 12 aprile quale strada si intenda seguire, nel qual caso il Regno Unito dovrebbe partecipare alle elezioni europee di maggio. May dovrà tornare a Bruxelles il 10 aprile per un summit Ue di emergenza.
LaPresse
Brexit, Guardian: May spera in 4° voto a Westminster per la prossima settimana
La premier britannica, Theresa May, spera di tenere un quarto voto sul suo accordo sulla Brexit. Lo scrive il Guardian, citando fonti governative. Secondo il giornale, May spera di portare di nuovo l'accordo in Parlamento la prossima settimana dopo la terza bocciatura da parte dell'aula avvenuta oggi.