Brexit, Johnson: “Dispiaciuto per il mancato divorzio del 31 ottobre”

Arrivato a Downing Street a luglio, successore della conservatrice Theresa May, aveva garantito l'uscita dall'Ue a fine ottobre "a ogni costo"

LONDRA – Non essere riuscito a portare il Regno Unito fuori dall’Unione europea il 31 ottobre, come avevo promesso, “è qualcosa di cui sono molto dispiaciuto”. Ad affermarlo è il primo ministro britannico Boris Johnson, in campagna elettorale per le elezioni anticipate in programma il 12 dicembre.

Il successore di Theresa May

Arrivato a Downing Street a luglio, successore della conservatrice Theresa May, aveva garantito l’uscita dall’Ue a fine ottobre “a ogni costo”, dicendo anche di preferire essere “morto in fondo a un fosso” piuttosto che chiedere un terzo rinvio. Che, invece, ha suo malgrado dovuto domandare all’Ue (sino al 31 gennaio 2020).

La dura critica di Johnson

Parlando a Sky News, il premier ha anche criticato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il quale ha detto che l’accordo sulla Brexit impedirà un futuro accordo commerciale tra Londra e Washington. “Non voglio denigrare il presidente, ma su questo punto sta palesemente sbagliando. Chiunque guardi al nostro accordo può constatare che è eccellente”, ha detto il primo ministro.

(LaPresse/AFP)

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