PARIGI – “Se ci sarà la violazione del trattato, o se penseremo che ci sia la violazione del trattato, allora faremo tutto il necessario per proteggere gli interessi britannici”. Lo ha dichiarato il premier britannico, Boris Johnson, minacciando di fare ricorso a un meccanismo di risoluzione delle dispute, in relazione all’accordo di divorzio dall’Unione europea. Il riferimento di Johnson, che ha parlato ai giornalisti a Roma in occasione del G20, è alla disputa con la Francia sulla pesca, che ha creato tensione tra i due Paesi. La Francia ha chiesto all’Ue di appoggiare la posizione di Parigi, affermando che il blocco dovrebbe mostrare che “lasciare l’Unione è più dannoso che restarvi”. La Francia ha anche ipotizzato di limitare le forniture di energia alle Isole del Canale. Il presidente francese Emmanuel Macron ha in programma un incontro con Johnson a margine del G20 domani. Al Financial Times, Macron ha detto che la disputa sulla pesca potrebbe danneggiare la reputazione britannica nel mondo. “Non riguarda solo gli europei, ma tutti i loro partner”, ha detto al Financial Times, perché “quando passate anni a negoziare un trattato e pochi mesi dopo fate il contrario di quel che è stato deciso sugli aspetti che vi andavano meno bene, non è un grande segnale della vostra credibilità”. Ha aggiunto di credere che Londra sia in “buona fede” per risolvere la disputa, “dobbiamo rispettarci reciprocamente e rispettare la parola data”.
LaPresse
Brexit, Johnson: “Sulla disputa della pesca possibile ricorso al meccanismo dell’Ue”
"Se ci sarà la violazione del trattato, o se penseremo che ci sia la violazione del trattato, allora faremo tutto il necessario per proteggere gli interessi britannici"