LONDRA – Il no del Parlamento alla Brexit che è avvenuto nella giornata di martedì ha portato l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea in una fase di stallo. Tecnicamente l’accordo sarebbe ormai lettera morta.
Il Parlamento potrebbe decidere di delineare una Brexit morbida
Ma in realtà la parte problematica che ha causato la pioggia di voti contrari è stato il backstop. Pertanto si potrebbe avviare una rivisitazione del prospetto iniziale andando nella direzione di una Brexit molto più morbida rispetto a quella iniziale. L’ipotesi molto accreditata è che il Parlamento possa prendere in mano le redini della situazione decidendo di posticipare la data dell’uscita dalla Unione europea. Essa è stata fissata al 29 marzo.
I Paesi europei studiano il possibile no-deal
Intanto le altre nazioni corrono ai ripari vista l’ipotesi no-deal che ogni giorno continua ad acquistare terreno. I Paesi europei stanno studiando piani di emergenza per far fronte all’uscita che reintrodurrebbe confini e barriere commerciali con il rischio di relativi problemi sul fronte pratico. Tra i primi ad annunciare un piano di emergenza c’è stata la Francia che prevede l’adeguamento di porti e aeroporti alle nuova realtà. Ad essa hanno fatto seguito l’Irlanda, l’Olanda e il Belgio.