Brexit, nuovo referendum: imprenditore dona 1 milione di sterline per la campagna ‘People’s Vote’

Il sostegno finanziario del co-fondatore di Superdry

LP / AFP PHOTO / Niklas HALLE'N

LONDRA (LaPresse/AFP) – L’imprenditore britannico Julian Dunkerton, co-fondatore del marchio di abbigliamento Superdry, ha annunciato il suo sostegno finanziario all’organizzazione ‘People’s Vote’. Impegnata a favore di un nuovo referendum sulla Brexit nel Regno Unito.

Il sostegno dell’imprenditore a un nuovo referendum sulla Brexit

Secondo quanto ha precisato la stessa associazione, si tratta di una donazione di un milione di sterline (pari a 1,11 milioni di euro). “Dono un po’ dei miei soldi alla campagna di ‘People’s Vote’ perché so che abbiamo una vera opportunità di cambiare il corso delle cose”. Lo ha affermato Julian Dunkerton, multimilionario 53enne, in un articolo pubblicato sul sito del Sunday Times.

L’idea del co-fondatore di Superdry

“Le persone si rendono sempre più conto che la Brexit sarà un disastro”, ha aggiunto. Spiegando che i soldi serviranno a finanziare “una delle operazioni di sondaggio più dettagliate mai realizzate nell’ambito di una campagna”. Superdry, fondata nel 2003, conta 515 negozi in 46 Paesi, secondo quanto si legge sul sito del marchio, che è quotato sulla Borsa di Londra.

L’idea di un nuovo referendum sul risultato finale dei negoziati della Brexit sta guadagnando terreno nel Regno Unito due anni dopo il primo referendum, quello del 23 giugno del 2016 in cui i britannici votarono a favore dell’uscita dall’Unione europea. E anche dopo due anni di dispute sul tema all’interno del governo e in Parlamento.

Theresa May respinge la proposta

L’eventualità di un secondo referendum è stata fermamente respinta dal governo della premier britannica Theresa May, impegnata in negoziati difficili con Bruxelles. Londra e l’Ue dovrebbero arrivare entro il Consiglio europeo di ottobre a un accordo sul divorzio, che è in programma per il 29 marzo del 2019, ma si teme l’ipotesi di un ‘no deal’. L’esecutivo britannico dovrebbe cominciare giovedì a pubblicare una serie di note tecniche che indichino ai cittadini e agli imprenditori il percorso in caso di mancato accordo.

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