MILANO (LaPresse) – Bridgestone: Poulter leader, 14° Woods. Francesco Molinari è 46°. Francesco Molinari ha iniziato in sordina il WGC-Bridgestone Invitational, terzo dei quattro tornei del WGC, il minitour mondiale, sul percorso del Firestone CC (par 70), ad Akron nell’Ohio. E’ al 46° posto con 70 (par) colpi, costretto da quattro bogey al continuo inseguimento del par raggiunto con determinazione. Ma era prevedibile un calo di tensione, almeno in partenza. Dopo le energie spese nel vittorioso Open Championship e nelle gare precedenti. Non è certo out con tante buche a disposizione. Anche se il leader Ian Poulter (62, -8) ha otto colpi di vantaggio. E’ a quattro dalla vetta Tiger Woods (14° con 66, -6), che ha un ottimo feeling con il Firestone CC, dove ha vinto ben otto volte. Non è stato molto preciso, ma alla fine ha fatto quadrare i conti.
A Bridgestone Poulter ha mandato un segnale forte al capitano europeo
Su un percorso che ha insolitamente concesso parecchio Ian Poulter, teso alla conquista dell’ennesima wild card della sua carriera per giocare la Ryder Cup, ha mandato un segnale forte al capitano europeo Thomas Bjorn sia con lo score, che con un gioco di gran levatura. Ha superato nel finale Kyle Stanley, in vetta per quasi tutto giorno, e Rickie Fowler (63, -7). Sono vicini John Rham, Patrick Cantlay e Si Woo Kim, quarti con 64 (-6), Rory McIlroy e Justin Thomas, settimi con 65 (-5).
Ha dato spettacolo Phil Mickelson
Ha dato spettacolo, rallentando però nel finale, Phil Mickelson, stesso 66 di Woods, ha tenuto un discreto passo Hideki Matsuyama, 21° con 67 (-3), campione in carica, ed è rimasto attardato Dustin Johnson, numero 1 mondiale, 39° con 69 (-1), che ha raccolto meno di quanto meritasse. Il montepremi è di 10.000.000 di dollari. Tiger Woods ha tratto buoni auspici da un gioco rivedibile: “E’ stata una battaglia, non mi sono espresso bene, ma quando ho sbagliato l’ho fatto dalla parte giusta e questo mi ha permesso di ottenere un score buono aiutato anche da un putter caldo. E’ bello, comunque, ritrovarsi con un bel punteggio al termine di un giro in cui non dai il meglio: è così che si vincono i tornei”.