BRINDISI – Nessuno stop alla parata di vip internazionali a Ostuni (Brindisi) per l’Allora Fest. Il fermo del regista e sceneggiatore canadese, premio Oscar, Paul Haggis, eseguito sabato scorso nella Città Bianca pugliese per violenza sessuale aggravata non blocca il festival internazionale di cinema, arte e musica, nel quale il 70enne avrebbe dovuto avere un ruolo centrale intervistando, tra gli altri, Matt Dillon e Jeremy Irons. Sono stati confermati tutti gli appuntamenti in programma sino al 26 giugno.
“Siamo costernati. L’organizzazione dell’Allora Fest ha piena fiducia nella magistratura. Siamo qui per parlare di cultura, grande cinema. È un argomento delicato, ce ne rendiamo conto, ma il festival va avanti mantenendo un profilo rispettoso nei confronti di una vicenda personale che non riguarda l’organizzazione dell’Allora Fest. Non abbiamo nulla da nascondere e siamo persone perbene”, ha detto il co-fondatore del festival, Giovanni De Blasio, nel corso della conferenza di presentazione che si è tenuta a Ostuni. Inizialmente era prevista a Bari per lunedì, nella Sala di Jeso del Palazzo della Presidenza regionale, con intervento del governatore Michele Emiliano che, invece, non ha partecipato alla conferenza a Ostuni.
“Il festival va avanti perché tutti i nostri ospiti internazionali hanno confermato la loro presenza a supporto dell’organizzazione e dei valori che proponiamo attraverso il festival”, ha detto ancora. “Gli ospiti, una volta informati dell’accaduto, potevano scegliere se restare o andar via: sono tutti saliti sull’aereo e si sono precipitati in Puglia per manifestarci il loro supporto”, ha concluso.
Haggis, ristretto ai domiciliari, domani mattina alle 10 sarà interrogato dal gip del tribunale di Brindisi, in sede di udienza di convalida del fermo disposto dai pm Antonio Negro e Livia Orlando. Tramite il suo difensore, Michele Laforgia, ha già fatto sapere che risponderà alle domande per affermare la sua innocenza. I magistrati hanno anche chiesto di disporre l’incidente probatorio per ascoltare la donna che ha denunciato il regista.
di Stefania De Cristofaro