CASERTA (r.d.r.) – Chi si aspettava un sussulto di forza e dignità da parte della politica di Terra di Lavoro, è rimasto deluso. Ovviamente solo gli allevatori bufalini potevano sperare che il consiglio comunale aperto convocato ieri pomeriggio ad Aversa, potesse trasformarsi in una corsa della politica regionale. Ci hanno sperato veramente, però, gli addetti del comparto più massacrato del paese, che i rappresentanti istituzionali della provincia potessero presentarsi. Il più atteso, ovviamente, era l’assessore regionale Nicola Caputo che si trova in una situazione oggettivamente complessa. Complessa e, soprattutto, contestata, visto che su di lui è ricaduto l’onere di fare da ‘parafulmine’ a Vincenzo De Luca sulla questione brucellosi. E contro di lui, di conseguenza, si sono sfogati gli allevatori per nulla intenzionati a non essere ascoltati. Così, malgrado ad ospitare la riunione fosse il sindaco di Aversa Alfonso Golia, dunque Caputo poteva dire di giocare ‘in casa’, l’assessore ha dato buca a tutti lasciando in prima linea gli amministratori locali che poco, o nulla, possono fare di concreto per loro. L’assenza di Caputo è indicativa anche per il futuro ‘politico’ dell’assessore che o è poco interessato ai voti degli allevatori o li considera già voti totalmente persi. Nello stesso lato del fronte non si sono fatti vedere né consiglieri regionali, né responsabili dei partiti politici. Non che le cose siano diverse nel centrodestra. L’assenza più vistosa è stata quella del consigliere regionale leghista Gianpiero Zinzi che nelle scorse settimane aveva cavalcato la protesta. Fuggono dalle tensioni un po’ tutti. A tirare le somme, alla fine della riunione, è stato il primo cittadino di Aversa. “La politica deve essere vicina agli allevatori, al di là del colore politico – ha commentato il primo cittadino – è il momento di mobilitarsi tutti insieme per chiedere l’avvio della campagna di vaccinazione e stare vicini al comparto”. Nonostante la riunione del consiglio normanno di ieri pomeriggio non abbia lasciato traccia dal punto di vista degli atti amministrativi, è stata chiaramente accolta dalla politica cittadina la richiesta di programmare un calendario per le mobilitazioni. L’obiettivo degli allevatori bufalini resta sempre lo stesso, e non potrebbe essere altrimenti: fermare la mattanza indiscriminata delle bufale ottenendo l’applicazione dei regolamenti comunitari e l’avvio della campagna di vaccinazione, unico argine concreto al diffondersi dell’epidemia. Una strategia che la Regione pare non voler seguire, con il parere favorevole dell’Istituto Zooprofilattico al comando dell’onnipresente Antonio Limone che, insieme a Caputo, è l’obiettivo naturale dell’ira degli allevatori. La mobilitazione che l’amministrazione comunale di Aversa ha deciso di sostenere si esplicherà nei prossimi mesi con nuovi incontri pubblici presso le amministrazioni locali, per aumentare la platea del sostegno ‘istituzionale’ alla causa degli allevatori, e con nuove manifestazioni di protesta che dovrebbero arrivare, nelle intenzioni del coordinamento unitario che gestisce la protesta, fino a palazzo Santa Lucia.
Brucellosi, allevatori di bufale lasciati soli. Caputo e Zinzi assenti
Ieri pomeriggio si è svolto ad Aversa un consiglio comunale ‘aperto'