Brucellosi, la maggioranza regionale ammette il flop

CASERTA – Eradicazione della brucellosi bovina e bufalina: ieri il consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione che punta a risolvere, con il coinvolgimento del governo, il problema che ha messo in ginocchio gli allevatori campani e su cui la giunta regionale guidata da Vincenzo De Luca non è stata in grado di offrire soluzioni valide tempestivamente. C’è voluto tempo, ma alla fine le forze di opposizioni che hanno deciso di farsi portavoce degli allevatori, ce l’hanno fatta a farsi ascoltare dalla maggioranza deluchiana finora ferma su un piano definito dai più fallimentare. La mozione prevede che anche i bovini più adulti possano essere vaccinati contro la brucellosi e prevede ristori per le aziende zootecniche che nel corso di questi anni si sono viste abbattere decine e decine di capi bufalini nel tentativo, fallimentare, di eradicare la brucellosi.

Comprensibile il j’accuse delle opposizioni. “Quando si arriva ad abbattere 140mila capi di bestiame, poi risultati non infetti – ha detto Alfonso Piscitelli di Fdi – la politica deve scendere in campo. Il piano regionale di eradicazione della brucellosi è palesemente fallimentare e sta producendo danni irreversibili al territorio e l’infezione, anziché ridursi, sta aumentando”. A parlare di mattanza è stata Marì Muscarà del gruppo misto. “Il piano regionale si è dimostrato inefficace al fine della risoluzione della problematica e i dati che gli allevatori denunciano sono clamorosi – ha spiegato – il 99% delle bufale abbattute si è rivelato non infetto, centinaia di aziende hanno chiuso, seimila posti di lavoro sono andati persi, e solo l’1% delle bufale è stato vaccinato”. Numeri che fotografano gli errori commessi nella gestione del problema.

“Occorre fare luce sulle responsabilità istituendo una Commissione d’inchiesta – ha proposto Massimo Grimaldi – ma soprattutto bisogna intervenire con urgenza per sostenere il settore e rilanciarlo”. Per risolvere il problema serve l’intervento di Roma. “Occorre lavorare in sinergia con il Governo nazionale – ha affermato Severino Nappi della Lega – a tutela dell’intero comparto zootecnico e di un settore economico fondamentale per il nostro territorio”. Un leggero mea culpa nelle parole del consigliere Pd Bruna Fiola. “Se il piano di eradicazione non ha funzionato – ha sostenuto – va cambiato presto e bene nel pieno rispetto delle funzioni della giunta e del potere di indirizzo del Consiglio, alla luce delle evidenze scientifiche e della realtà del nostro territorio”. Una posizione quella della dem e del gruppo Pd, che ha votato favorevolmente la mozione, che rappresentano quell’assunzione di responsabilità che non è arrivata dai banchi della giunta dove tra De Luca e il vice Fulvio Bonavitacola ci si è arrampicati sugli specchi. “Su questo tema la discrezionalità amministrativa non c’è e bisogna solo attenersi alle evidenze scientifiche – ha detto Bonavitacola – cosa che la Regione Campania sta facendo”.

Sibillino l’intervento di De Luca. “Sono molto confortato dal fatto che abbiamo adesso, come interlocutori nazionali, due ministri di Fdi, che saranno nostri interlocutori privilegiati: abbiamo il ministro Schillaci ed il ministro, non offendendo, Lollobrigida – ha ironizzato il governatore – In questi anni tutto quello che abbiamo deciso di fare è stato concordato con i Ministeri della Salute e dell’Agricoltura. Da oggi in poi trasmetteremo tutto ai due Ministeri competenti e dichiaro da subito la mia piena disponibilità ad avere anche la nomina di commissari nazionali, internazionali, si nomini chi si vuole. Nessun problema. Noi siamo interessati a fare un’operazione verità. Invito il Commissario generale Cortellessa fin da ora in quest’operazione di assoluta trasparenza che dobbiamo fare, a trasmettere tutti i dati disponibili a tutti i consiglieri regionali che ne fanno richiesta, ma invito il Commissario a trasmettere da domani mattina tutti i dati relativi alle aziende, ai NAS e alla Procura della Repubblica in maniera tale che ci capiamo fino in fondo. Noi siamo i più interessati a un’operazione trasparenza. La Regione si è mossa facendo le scelte necessarie, non quelle comode, e tutelare la salute dei cittadini”. Scelte necessarie, evidentemente poco efficaci.

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