NAPOLI – Il consiglio dei ministri, riunitosi ieri pomeriggio, ha istituito la struttura commissariale che affronterà l’emergenza brucellosi e tubercolosi bufalina “per arrivare alla eradicazione della malattia”. Parola del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al termine del cdm che ha approvato il decreto Agricoltura. Dopo due anni e mezzo di battaglie e migliaia di capi bufalini abbattuti dal fallimentare piano di Vincenzo De Luca gli allevatori campani, in particolar modo quelli della provincia di Caserta, ottengono la risposta sperata. Il commissario “straordinario nazionale”, spiegano fonti di governo, avrà “mandato di 24 mesi, prorogabile una sola volta” e “nasce con l’obiettivo di completare il processo di eradicazione sul territorio nazionale della brucellosi bovina, bufalina, ovina, caprina e della tubercolosi bovina e bufalina, anche col fine di valutare l’efficacia delle misure di profilassi adottate dagli enti territoriali”. Al commissario “spettano compiti di coordinamento e monitoraggio delle azioni poste in essere nei territori colpiti dalla malattia e ha il potere di adottare provvedimenti contingibili e urgenti a tutela della salute umana, animale e dell’ecosistema”.
I ministri non hanno fatto nomi ieri sera, molto probabilmente la persona individuata dal governo per ricoprire il ruolo di commissario sarà formalmente nominata oggi con decreto. Ma gli addetti ai lavori sanno che, titoli alla mano, la persona più titolata a ricoprire l’incarico è una sola: si tratta di Nicola D’Alterio, attuale presidente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise.
“Nato nel 1970 a Torino di Sangro, in provincia di Chieti, il dott. Nicola D’Alterio si è laureato a pieni voti in medicina veterinaria all’Università degli Studi di Bologna nel 1996 – si legge nel suo curriculum – Presso la stessa Università si è specializzato in Alimentazione Animale, per poi conseguire il master internazionale “Food Safety of Animal Products”. Dal 2002 al 2005 ha prestato servizio come veterinario dirigente preso la ASL di Avezzano-Sulmona. Dal 2005 a febbraio 2017 ha lavorato alla ASL di Lanciano-Vasto-Chieti dove si è occupato principalmente di sicurezza alimentare. In precedenza ha collaborato in programmi di ricerca con l’Università di Bologna e con l’Università di Chieti-Pescara”. Tra il 2008 e il 2012 ha avuto esperienze di politica elettiva (consigliere comunale e provinciale), poi ha cominciato a lavorare presso l’Istituto zooprofilattico della Regione Abruzzo con vari ruoli. Dal 2020, in piena emergenza Covid, è Direttore Generale, solo qualche settimana fa ha ottenuto la proroga dell’incarico fino al 2025.
“L’istituzione di un commissario straordinario nazionale per il contrasto alla brucellosi bovina, bufalina, ovina e caprina e della tubercolosi bovina e bufalina è un’importante misura voluta dal Governo Meloni per affrontare in modo sistematico una problematica che seguo al Ministero della salute fin dai primi giorni del mio insediamento – ha ricordato il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato – Intendiamo così tutelare la sanità animale e la sicurezza degli alimenti e dare una risposta concreta agli allevatori e ai consumatori. Si tratta di un intervento che testimonia la decisa volontà di difendere il comparto bufalino che, rappresentando uno dei poli di eccellenza dell’agroalimentare italiano, contribuisce ad innalzare il valore del Made in Italy in campo internazionale”.
L’istituzione di un commissario è stata ritenuta necessaria dopo una approfondita valutazione di carattere tecnico-scientifico condotta in seno al Ministero della Salute, con il supporto dei Centri di Referenza, e di concerto con il MASAF, “contestualmente all’ascolto puntuale delle istanze rappresentate non solo dagli allevatori e dalle associazioni di categoria ma anche dai parlamentari del territorio”, ha detto Gemmato In realtà ciò che ha convinto il governo, che pure ci ha messo abbastanza prima di procedere, è stata la sentenza del Consiglio di Stato che ha di fatto distrutto il piano De Luca accogliendo in pieno la tesi degli allevatori. Adesso l’obiettivo è quello di integrare e completare gli interventi finora messi in campo operando nei territori non indenni, in rete con i servizi veterinari e tutti gli enti preposti.
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“E ora rimettiamo in piedi l’economia”
NAPOLI (cm) – Di brucellosi bufalina si è cominciato a parlare in Parlamento all’inizio del 2023, quando la senatrice Giovanna Petrenga ha firmato un ordine del giorno che, in maniera ufficiale, ha richiesto l’attenzione del governo. Ci sono voluti diversi mesi ma, finalmente, è arrivata. “L’approvazione del decreto legge Agricoltura testimonia l’attenzione assoluta del Governo Meloni, dei suoi ministri ed in particolare del ministro Francesco Lollobrigida verso un settore a dir poco strategico per la nostra economia, ma anche per la nostra identità culturale – ha commentato Petrenga – Un ottimo lavoro, dunque, ma anche uno straordinario segnale di attenzione ai territori, come dimostra peraltro, il via libera ad una struttura commissariale per l’eradicazione delle infezioni bovine e bufaline che da troppo tempo attanagliano il Sud ed in particolare la Campania. Sono soddisfatta”. Medesima soddisfazione è stata espressa dal deputato di Fdi Gimmi Cangiano (in basso a sinistra con Meloni), per il quale la nomina del commissario è “finalizzata a gestire l’emergenza da mesi in atto, risolvendo i danni creati da una pessima gestione politica messa in campo del Governatore della Campania Vincenzo De Luca e dai suoi gregari. Una nomina che abbiamo fortemente voluto. Che abbiamo chiesto. Che abbiamo seguito e sollecitato nelle sue diverse fasi, soprattutto attraverso un dialogo costante con il Ministro alla Salute Schillaci ed il Sottosegretario Gemmato, che ringrazio unitamente al Ministro Lollobrigida per l’impegno profuso. Una nomina importantissima, soprattutto per tutti quegli allevatori e quegli operatori messi in ginocchio dalle scelte determinate fino ad adesso. A loro, alla loro battaglia che ci ha visti per mesi fianco a fianco, alla loro dignità ed al loro coraggio va il mio pensiero in questo momento. Avevamo preso un impegno con i referenti del Coordinamento Unitario Bufalino, provati da settimane di protesta. Avevamo dato la nostra parola di uomini e di rappresentanti istituzionali. Quell’impegno l’abbiamo mantenuto. E la parola onorata”. Adesso è il momento di guardare avanti e rimettere in piedi uno dei settori più importanti per l’economia delle nostre terre.
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