MILANO (LaPresse) – Brunetta a Tria: “Manovra fatta solo di sussidi e spesa corrente”. “La manovra che tu sei costretto a difendere, davanti ai tuoi colleghi europei, è fatta solo di sussidi e spesa corrente. La spesa per investimenti, alla quale tu tieni particolarmente, è quasi del tutto assente. Da stimato economista quale sei, sai benissimo che, con un debito pubblico elevato come quello italiano, un aumento di deficit dovuto a solo welfare assistenziale non può creare una crescita come quella che avete stimato. E che il credit crunch in atto provoca un effetto negativo. Tale da più che compensare i limitati effetti espansivi del reddito di cittadinanza e della quota cento per le pensioni”. Così scrive Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia, in una lettera aperta al ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria su ‘Il Giornale’.
Brunetta a Tria: “Manovra fatta solo di sussidi e spesa corrente”
“Sovrastimando la crescita e sottostimando il debito, il Governo gialloverde non è più credibile. – prosegue – Nessuno chiedeva un deficit allo 0,8%, come quello concordato da Gentiloni con Bruxelles, nemmeno la Commissione, e tu lo sai molto bene. Ma quel 2,4%, che ti è stato imposto da Salvini-Di Maio, è una vera e propria inutile provocazione! Qualitativa prima che quantitativa, finalizzata unicamente a vincere le elezioni europee del prossimo maggio in un clima di conflitto permanente con le istituzioni europee secondo la logica irresponsabile del ‘tanto peggio, tanto meglio’”.
“Caro Giovanni, e tu pensi davvero di far ripartire l’Italia, che la maggioranza Lega-M5s e il Governo hanno ridotto in queste condizioni, solo grazie a una spesa in deficit di una quindicina di miliardi di cattivi sussidi e di inutili pensionamenti? Suvvia! Siamo seri! Sono certo che non credi neanche tu alle tue stesse parole. Non immolarti per questi matti, buoni a nulla ma capaci di tutto, che ci stanno facendo precipitare nel baratro. Non ne vale proprio la pena, considerando che alla fine non ti diranno neanche grazie”, conclude Brunetta.