ROMA – “Fine anno, tempo di bilanci. Anche per l’economia italiana. Il 2019 era iniziato con la promessa dell’”anno bellissimo” fatta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Davos, ai microfoni di Bloomberg, quando prevedeva che il Pil italiano sarebbe cresciuto del +1,5%. Le cose, come tutti sappiamo, sono andate in maniera del tutto diversa. Il 2019 si chiuderà, se va bene, con una crescita del +0,1%, ovvero quindici volte in meno rispetto a quanto pronosticato dal premier. I consumi non si sono ripresi, la produzione industriale è colata a picco, i tavoli di crisi aziendali non si contano ormai più. Ciliegina sulla torta, una nuova crisi delle banche, dopo il crack di Etruria, delle banche del centro Italia, delle 2 venete, di MPS e di Carige. Questa volta è toccato alla popolare di Bari, il cui salvataggio è ancora incerto”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia
(LaPresse)