ROMA – “Il Covid è stato una tragedia, che ha messo sotto stress la nostra società, il nostro paese le nostre istituzioni, la nostra economia mia le nostre relazioni interpersonali. E’ stato un grande test sociale che ha prodotto una serie di analisi, una delle prime risultanze di questo stress test è stato quello di aver messo in evidenza i volti della Repubblica. Penso a tutto il mondo della sanità, a quello della scuola di ogni ordine e grado, e penso al comparto sicurezza, alla Protezione civile. Sommando questi volti arriviamo a oltre due terzi dei pubblici dipendenti. Poi ovviamente non sono solo questi, ci sono anche i tanti bravi impiegati, burocrati – non è una brutta parola -, funzionari, dirigenti, che consentono di vivere bene, lavorare a famiglie e imprese. La Pa esiste solo per produrre beni e servizi per tutto il paese, e li produce in una condizione particolare, ovvero senza avere il mercato come controllore, e quindi deve avere solo regole”.
Così il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta in occasione della presentazione della ‘Relazione 2020 del Cnel al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Amministrazioni pubbliche centrali e locali alle imprese e i cittadini’. “Durante la pandemia – prosegue – abbiamo visto i volti migliori della Pa, e di questo dobbiamo esserne consapevoli. E da questa esperienza, da questo shock che abbiamo vissuto sono ripartito per riformare la Pa in una congiuntura astrale straordinaria, che non so se mai ricapiterà più. L’Europa ha deciso di indebitarsi per il Recovery, per ripartire dopo la pandemia. Abbiamo 200 miliardi che sono figli di questo indebitamento e che sono un enorme catalizzatore di riforme. Dentro questa felice congiuntura abbiamo quindi i Pnrr, ma anche un altro elemento: un governo di unità nazionale con Mario Draghi”. “Una leadership come la sua in questo momento penso sia di una straordinaria valenza on termini di credibilità internazionale, che non capitava da tempo. E questo è un asset, è un valore, un capitale. Infine, abbiamo un altro elemento: la presidenza del G20. Quindi le cose che stiamo cercando di fare abbiamo anche la possibilità di raccontarle a livello globale, non solo in Europa. E’ una enorme responsabilità e una enorme opportunità”, conclude.
(LaPresse)