Buonarroti, Natale senza stipendi

Buonarroti, Natale senza stipendi
Buonarroti, Natale senza stipendi

CASERTA – L’istituto resta ‘scoperto’, a causa di problemi di salute della preside che è in malattia, mentre dall’ufficio scolastico non viene nominato un reggente, lasciando numerosi lavoratori senza stipendio e mettendo a rischio gli investimenti per il museo e il Planetario: è preoccupante il silenzio che circonda quello che sta accadendo all’Istituto tecnico Buonarroti di Caserta, dove già più volte il Miur ha inviato gli ispettori.

La dirigente dell’istituto Vittoria De Lucia non è attualmente presente a causa di alcuni problemi di salute. Da parte dell’Ufficio scolastico, però, si sarebbe riscontrata una certa lentezza nella nomina del reggente d’istituto. Cosa che, di fatto, paralizza le attività amministrative, soprattutto per quanto riguarda la gestione economica. Un doppio problema per il Buonarroti. Da un lato ci sono i supplenti, che vedono gli stipendi bloccati: per loro non è il Ministero a disporre i pagamenti, ma la scuola.  Natale senza soldi dunque per i docenti di sostituzione che, a causa dell’inerzia del Provveditorato, rischiano di non ricevere neppure lo stipendio di dicembre. Le paghe dei dipendenti, sospese nonostante l’approssimarsi delle feste, non è però che uno dei problemi. A questo bisogna affiancare il rischio che corrono il museo Michelangelo e il Planetario, che sono gestiti dall’istituto. Entrambi rischiano di vedere svanire in una nuvola di fumo i finanziamenti che avrebbero potuto ricevere, fondi che sarebbero dovuti essere spesi entro e non oltre il 31 dicembre. A farne le spese sono decine di persone, a partire dai coinvolti per finire alle loro famiglie. Soffrono i supplenti che non verranno pagati, così come i loro nuclei familiari. Patiscono i ragazzi, che vedono la loro offerta formativa gravata dalle conseguenze indirette dei mancati pagamenti e con essi i loro genitori. Rischiano i due poli culturali, il museo e il Planetario, correndo il pericolo di perdere i fondi promessi. A cosa è servita l’ispezione del Ministero, già intervenuto più volte per le segnalazioni circa il comportamento della Dsga, ovvero il capo della segreteria? Si ricorderà che già in estate gli stessi docenti dell’istituto si erano rivolti ai sindacati e agli avvocati per verdersi accreditare le somme maturate per i progetti extracurriculari. Somme ingenti rimaste bloccate negli anni a causa, dicono, dell’inerzia della Dsga. Il Ministero ha inviato gli ispettori ma dell’esito non si sa nulla. I docenti si vedono presi in giro, tra uno scaricabarile di responsabilità tra la scuola e l’Ufficio scolastico provinciale, che tarda in ogni decisione. Non ultima, questa del c bando per la reggenza. Per ora i dipendenti devono attendere, il loro destino economico è incerto: l’unica certezza è che trascorreranno un Natale sicuramente poco sereno.

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