Maddaloni – Si torna a parlare della vicenda delle retribuzioni percepite in eccesso da alcuni dipendenti ed ex dipendenti del Comune. In queste ore gli uffici municipali starebbero preparando gli atti di messa in mora a carico di diverse persone, in modo da evitare che scatti la prescrizione. La vicenda parte dalla relazione stilata a suo tempo dal compianto Vito Tatò, dirigente dei servizi ispettivi di finanza pubblica, nella relazione basata sull’ispezione compiuta in Comune dal 5 maggio al 30 giugno 2014. Per l’anno 2006 agli allora dirigenti del Comune Ferdinando Della Peruta, Vincenza Pellegrino e Salvatore Schiavone furono versati 9500 euro a testa con la generica affermazione di aver “dimostrato capacità, competenza, collaborazione raggiungendo i risultati attesi”. E in particolare Tatò si soffermava sulla posizione di Schiavone, che per gli anni 2007, 2008 e 2009 ha ricevuto 28.500 euro complessivi (9500 annui).
Extra ingiustificati anche per i segretari comunali dell’epoca: Pasquale Papa ha ricevuto erroneamente 1169 euro mensili in più per l’anno 2010, Maria Carmina Cotugno la stessa cifra anche nel 2011.
Sulle retribuzioni dei dirigenti ci sono state spese ingiustificate, sempre secondo Tatò: la retribuzione di posizione, ad esempio, era di 60 milioni di lire alla Regione, di 56 milioni al Comune di Marcianise (simile per dimensioni alla città calatina) e di ben 66 milioni a Maddaloni. In Municipio si parla però anche di altri atti di mesa in mora per ulteriori funzionari, relativi all’utilizzo erroneo di fondi relativi alla legge 328 per i Servizi sociali. Va poi ricordato che quasi tutti i dipendenti dovranno restituire 420 euro, somme ricevuta fra il 2009 e il 2010 come indennità di disagio per l’utilizzo di videoterminale (una trentina di euro lordi al mese).
Buste paga gonfiate, caos al Comune di Maddaloni
Maddaloni. L’amministrazione prepara gli atti di messa in mora per i funzionari che hanno ricevuto soldi extra ingiustificati. Gli ex dirigenti Papa, Cotugno, Schiavone, Della Peruta e Pellegrino dovranno restituire le somme