MILANO – Era iniziata come una favola questa stagione ma non finirà con il consueto “e vissero tutti felici e contenti”. Evidentemente non lo sono né il Cagliari né Rolando Maran visto che si è arrivati ai saluti. Il club del presidente Tommaso Giulini, infatti, ha scelto di esonerare l’allenatore trentino all’indomani dell’undicesima partita senza vittoria. Eppure questa stagione, la seconda alla guida dei rossoblù, era iniziata nei migliori dei modi. Se escludiamo i due ko nelle prime due sfide di campionato, entrambe giocate alla Sardegna Arena, Nainggolan e compagni avevano ottenuto 13 risultati utili consecutivi in campionato. Collezionando in tutto 29 punti che valgono una media punti di 2,30 a gara.
La squadra rivelazione del campionato
A lungo, il Cagliari di Maran è stato a ridosso della zona Europa League. Guadagnandosi il titolo di “squadra rivelazione, sorpresa del campionato, prime pagine e speciali dedicati al miracolo sardo”. Poi quello che è stato comunque uno straordinario girone di andata si è concluso con 4 sconfitte consecutive. Prima di lasciare spazio agli unici 3 pareggi che hanno portato punti alla formazione di Maran nel girone di ritorno. Le ultime 3 sconfitte contro Genoa, Napoli e Roma (nel mezzo non è stata disputata la sfida col Verona) hanno condotto la società a valutarne l’esonero. Ufficializzato poi in tarda mattinata.
Via Maran, arrivano Zenga e Canzi
Al suo posto, siederà in panchina la coppia formata da Walter Zenga e Max Canzi. L’allenatore della formazione Primavera farà dunque da vice all’ ‘Uomo Ragno’ in modo da imparare dall’esperienza e dal carisma di Zenga anche se questa sembra essere una ‘soluzione ponte’ per traghettare la squadra fino al termine della stagione. E per capire poi quale strategia estiva adottare. Senza dimenticare però che nel calcio, l’ultima parola spetta sempre al campo per cui altre valutazioni potrebbero essere fatte in caso di ottimo finale di stagione. Fatto sta che l’esonero di Maran, arrivato dunque alla 26/a giornata, fa salire il numero delle panchine saltate in Serie A a 13.
(LaPresse/di Monica Bertini)