Caivano, auto a noleggio per spacciare

Auto a noleggio utilizzate per trasportare droga e per spacciare. E’ la scoperta fatta dai finanzieri del comando provinciale di Napoli che, diretti dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di Napoli (Sezione Misure di Prevenzione), avente ad oggetto un’impresa individuale e il relativo asset patrimoniale, composto da nove auto, riconducibile a un pluripregiudicato di Caivano, connotato da pericolosità sociale, ai sensi del codice antimafia. Il provvedimento trae origine da un’attività di indagine svolta a seguito di un controllo eseguito presso il Parco Verde di Caivano. In quell’occasione furono sottoposte a sequestro numerose dosi di cocaina già confezionate per la vendita, rinvenute nella disponibilità di una donna del luogo. Dagli accertamenti eseguiti, è emerso che il veicolo era di proprietà di un’impresa di autonoleggio, riconducibile alla consorte di un pregiudicato residente nel citato complesso caivanese, già peraltro gravato da numerose condanne per reati in materia di sostanze stupefacenti, nonché sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Nel corso delle indagini sono stati svolti ulteriori approfondimenti nei confronti del soggetto e del rispettivo nucleo familiare, all’esito dei quali è emersa un’evidente sproporzione tra la relativa capacità reddituale e il valore complessivo dei veicoli dell’impresa. Le stesse autovetture, inoltre, erano state oggetto di numerosi controlli con a bordo persone gravate da precedenti e, sovente, erano parcheggiate in prossimità delle loro dimore. Ciò appariva essere sintomatico della circostanza che l’impresa di autonoleggio fosse strumentale all’attività di spaccio e fungesse da schermo per l’eventuale requisizione dei mezzi utilizzati per trasportare narcotici. E’ stata pertanto segnalata alla Procura di Napoli Nord l’incongruenza tra i redditi del nucleo familiare del pregiudicato e il valore dei veicoli, oltretutto acquistati negli anni in cui lo stesso avrebbe manifestato la propria pericolosità sociale.

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