Caivano, estorsioni a tappeto: avanza un nuovo clan

Il raid contro il distributore di carburanti Eurofrozen

Dagli spari contro il distributore di carburanti a un nuovo scontro tra gruppi criminali. Torna la tensione a Caivano dopo mesi di pace apparente. E tornano i problemi di sempre con le zone di sempre. Due le realtà malavitose che si starebbero scontrando negli ultimi tempi: un clan allestito da un uomo immischiato, in passato, con la mala di Acerra, e una fazione del Parco Verde. I vertici di quest’ultimo gruppo avrebbero già chiesto supporto ai napoletani. Torniamo al primo clan. Ai vertici, si diceva, un volto noto della camorra di Acerra. Un uomo specializzato nelle estorsioni. Sarebbe proprio il racket il business principale, infatti. Nel mirino della cosca negozianti e imprenditori. Pizzo a tappeto per imporre la propria egemonia sul territorio ‘bonificato’ dal governo Meloni e dalla Direzione distrettuale antimafia, capace di smantellare il clan Angelino nel giro di pochi mesi e di rivelare i rapporti tra camorra, politica e imprenditoria. Il capo del clan emergente non si farebbe problemi a partecipare, di persona, alle attività criminali, anche in quelle ‘di strada’, come – appunto – le estorsioni. In poco tempo, la cosca sarebbe riuscita ad allestire una serie di sottogruppi a suo supporto. La guerra alla camorra, insomma, è lontana dalla fine. I blitz della Dda e la presenza costante dello Stato, da settembre a oggi, hanno sortito un effetto collaterale: il posto occupato dai vecchi clan è stato conquistato da nuovi gruppi. Il tessuto malavitoso di Caivano è noto per i ricambi generazionali. Negli ultimi anni lo scettro del potere è passato dai Sautto-Ciccarelli ai Gallo-Angelino proprio a seguito di maxi blitz, come più volte ribadito dalla Direzione distrettuale antimafia. Chi pensa che a Caivano la camorra non esista più cade in errore. I clan si sono rigenerati e hanno trasferito i business illegali altrove. Lo spaccio è passato dal Parco Verde ai vicoli del centro storico. Discorso che non vale per le estorsioni: quelle proseguono, senza soluzione di continuità, in ogni angolo del territorio.

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