CAIVANO – Fin dove si spingeranno? Fin dove arriverà la criminalità del Parco Verde? La camorra alza il tiro a Caivano e lo fa in una calda domenica d’inizio autunno, al risveglio dopo una nottata di piombo e paura, l’ennesima di un posto che sembra non saper (e non voler) imparare dai propri errori. Dopo il lungo presidio dello Stato al Parco Verde, in seguito allo scandalo dello stupro di gruppo alle due cuginette di 10 e 12 anni e all’arrivo in città della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’agosto 2023, la camorra torna a colpire nel cuore della comunità, riuscendo a guadagnare qualche metro, anche stavolta in un luogo simbolico di pace e raccoglimento: la parrocchia di San Paolo Apostolo, già teatro di un raid intimidatorio qualche anno fa, la ‘casa’ di un uomo che, qui, fa rima con Stato. Durante la messa delle 10 della domenica, tradizionalmente dedicata ai bambini, don Maurizio Patriciello, sacerdote impegnato da anni nella lotta alla criminalità organizzata in ogni sua forma, è stato vittima di una minaccia inequivocabile: un proiettile calibro 9×21 è stato consegnato nelle sue mani, al posto dell’ostia, da un uomo già noto alle forze dell’ordine. L’episodio si è consumato davanti agli occhi atterriti dei fedeli. Vittorio De Luca, 75 anni, suocero del capoclan Domenico Ciccarelli, alias caciotta, era in fila per ricevere la comunione quando, invece di prendere l’ostia, ha dato al sacerdote un fazzoletto di carta contenente il proiettile. La tensione è stata palpabile: la scena, in una chiesa gremita di famiglie e bambini, ha gelato i presenti. Secondo quanto ricostruito, la scorta di don Patriciello, insieme a una pattuglia dei carabinieri presente all’esterno della chiesa, ha immediatamente bloccato l’uomo, impedendo che la minaccia potesse degenerare in tragedia. De Luca è stato condotto presso la compagnia dei carabinieri di Caivano, dove è stato trattenuto per ore. In serata la svolta: è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso. Il gesto appare chiaro e deliberato: una risposta cruenta e simbolica della camorra alla figura di Patriciello, da anni punto di riferimento nella lotta alla criminalità organizzata e nella difesa dei più deboli. L’episodio giunge a meno di 24 ore dalla doppia ‘stesa’ avvenuta al Parco Verde, dove un commando armato ha aperto il fuoco in due occasioni, in via dei Tulipani e viale Margherita, in altri due luoghi simbolici: il primo è quello in cui sabato mattina è stato inaugurato il un parco giochi inclusivo, il secondo è dove ha sede l’associazione ‘Un’infanzia da vivere’, che gestisce appunto il parco giochi. Lo Stato mostra i muscoli: oggi il caso Caivano sarà al centro di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nonostante il gesto intimidatorio, don Patriciello ha continuato la funzione religiosa, mantenendo una compostezza straordinaria e dando prova di coraggio e determinazione. “Non ci facciamo piegare dalla paura”, ha sempre dichiarato, ribadendo la sua volontà di non arretrare di fronte alle minacce della camorra. Un parroco anticamorra, un uomo che a Caivano e non solo è simbolo di legalità.
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Caivano, il suocero del capoclan consegna un proiettile a don Patriciello in chiesa
Il 75enne si è avvicinato al sacerdote durante la comunione: invece di prendere l’ostia ha dato la pallottola, avvolta in un fazzoletto, al parroco. Arrestato Vittorio De Luca, parente del boss Domenico Ciccarelli.