MILANO – “La questione dei cori razzisti e antisemiti? In tanti vogliono reprimere questi comportamenti e allontanare l’immagine negativa che queste situazioni comportano. Il problema però non è la norma, ma l’applicazione della norma”. Lo ha detto Giancarlo Abete, vice presidente Uefa, ai microfoni di Radio Marte. “In occasione del consiglio federale che dovrebbe essere a fine mese, dovremmo affrontare il protocollo e mi pare che l’attenzione di Gravina sia orientata a migliorare il protocollo affinchè venga applicato per limitare i danni di delinquenti travestiti da tifoni fanno al mondo del calcio”, ha spiegato l’ex numero uno della Federcalcio.
Un caso importante
“Il razzismo è una problematica di livello mondiale e la norma italiana è sempre stata attenta a riconoscere. Uefa e Fifa – hanno proseguito – hanno chiesto maggiore sensibilizzazione, lo hanno fatto anche a seguito dei buu a Koulibaly richiamando l’esistenza del quadro normativo e la necessità di rispettare il protocollo. Ogni volta che si pone l’attenzione su questo tema – ha sottolineato – in parallelo emergono questi signori che rivendicano il loro fuori dalle norme dando vita a manifestazioni inaccettabili. Uefa e Fifa hanno allenato tutti e ribadito che c’è una norma che va rispettata”. Secondo Abete “il consiglio federale credo che interverrà per migliorare l’applicazione del protocollo”.
LaPresse
Calcio, Abete: “Cori razzisti? Problema non è norma, ma l’applicazione”
"La questione dei cori razzisti e antisemiti? In tanti vogliono reprimere questi comportamenti e allontanare l’immagine negativa che queste situazioni comportano".