ROMA – Nel segno di Abraham. Con ordine e disciplina la Roma supera l’insidioso ostacolo Toro e conquista tre punti che le consentono di mantenere il quinto posto in classifica. Serviva una vittoria per dare continuità di risultati ai giallorossi, tornare a riprendere continuità e fiducia e chiudere una settimana positiva. La squadra di Mou con una gara tattica e a tratti attendista, ha ottenuto il massimo con una rete dell’attaccante inglese al 33′ su velo splendido di Zaniolo che a più riprese ha cercato la via personale del gol con un paio di incursioni.
Sono loro la ‘nuova’ coppia d’attacco scelta dal tecnico portoghese che ha preparato la gara con cura, schierando una squadra solida e compatta, provando subito a disinnescare gli assalti del Torino di Juric senza esporsi troppo in fase offensiva. Abraham, tra i migliori in campo, ha avuto anche la possibilità di fare doppietta su rigore ma dopo essersi piazzato sul dischetto l’arbitro Chifffi ha annullato il penalty dopo un consulto record con il Var durato quasi 5′ per un millimetrico fuorigioco dello stesso attaccante inglese.
Per i granata ancora uno stop in trasferta che allunga la striscia negativa di punti persi. Il match per lunghi tratti equilibrato registra gli infortuni di due nazionali azzurri: si fa male prima Pellegrini ad inizio primo tempo e nei minui finali esce dal campo anche Belotti, per un problema al flessore che appare serio. Mourinho schiera Zaniolo in coppia con Abraham e recupera Pellegrini titolare. Smalling al centro della difesa con El Shaarawy sulla fascia sinistra. Nel Torino dentro Singo e Praet. A sinistra spazio per Vojvoda.
E’ subito molto alta la linea dl Torino che mette in difficoltà la costruzione della manovra per la Roma che va in difficoltà nel giocare con i suoi riferimenti in avanti. Abraham e Zaniolo hanno infatti poco spazio, i gialloriossi provano così ad accelerare il ritmo per superare la linea difensiva anche attraverso passaggi rapidi a centro area. La squadra prende campo ma dopo meno di 15′ deve fare a meno di Pellegrini. Il centrocamposta, reduce da un problema al ginocchio, è costretto ad uscire per un guaio muscolare che costringe Mou al primo cambio sostituendolo con Carlos Perez.
Il match scivola via senza evidenti occasioni da rete. La Roma, ingabbiata, è costretta a manovrare nella sua metà campo mentre il Torino in ripartenza ha maggiori spazio per rendersi pericolosa, prima con Praet su cross di Singo, poi Pobega con una conclusione fuori equilibrio e con Belotti che riesce a trovare una deviazione sottoporta con Rui Patricio che spedisce in angolo. La Roma mostra pazienza, non attacca il Torino preferendo stare compatta. E con una azione in velocità, proprio nel buon momento del Toro, fa centro con Abraham.
Mkhitaryan sulla trequarti trova la profondità per Zaniolo che fa un velo per l’attaccante inglese che da buona posizione batte Milinkovic-Savic on un destro a giro. E’ la sua quarta rete in serie A. Il Toro subisce il colpo e la Roma si scioglie. Poco dopo l’arbitro fischia un rigore per un atterramento in area di El Shaarawy da parte di Bongiorno ma servono cinque minuti al direttore di gara Chiffi e al Var per annullare il penalty per un millimetrico fuorigioco dell’inglese il quale rimasto davanti al dischetto in attesa di calciare, promette che l’appuntamento con la rete è solo rimandato.
Abraham infatti appare ispirato e prima dell’intervallo sfiora la rete di testa su angolo di Perez superando nel duello aereo Bremer. Il portiere granata è abile a deviare sopra la traversa. Nella ripresa il Toro alza il baricentro nel tentativo di aumentare il ritmo dei giro cercando ritmo e costanza nella velocità del movimento. La Roma attende molto bassa, rintanata nella sua metà campo e si affida alle ripartenze. Mou non vuole lasciare troppo spazio e chiede ai suoi compattezza ma la squadra fatica a costruire gioco. Brekalo al 55′ con un destro potente dalla distanza impegna Rui Patricio in due tempi.
Poi è El Shaarawy a farsi pericoloso in contropiede: galoppata da centrocampo ma al momento di concludere spreca tutto con un tiro fuori bersaglio. Juric a 15′ dal termine cambia le carte e mette dentro in un colpo solo Pjaca, Zaselli e Zaza. Ma un minuto dopo deve fare a meno per infortunio a Belotti che resta a terra per un problema al flessore della coscia. Il ‘Gallo’ non riesce neanche a tenere il piede a terra. Dentro allora Sanabria ma il Toro non sfonda. La Roma resiste e si prende tre punti preziosi.(LaPresse)