Calcio, al Milan sfuma il sogno Scudetto. Attacco spuntato senza Ibra

No Ibra, no party. Ancora privo del suo leader carismatico, il Milan di Stefano Pioli sembra aver smarrito il tocco magico che l'ha portata a diventare la squadra migliore del 2020. Con l'anno nuovo, l'ennesimo infortunio del quasi 40enne centravanti svedese ha privato il tecnico del suo punto di riferimento in campo e fuori.

ESCLUSIVA MILAN Foto LaPresse - Spada

MILANO – No Ibra, no party. Ancora privo del suo leader carismatico, il Milan di Stefano Pioli sembra aver smarrito il tocco magico che l’ha portata a diventare la squadra migliore del 2020. Con l’anno nuovo, l’ennesimo infortunio del quasi 40enne centravanti svedese ha privato il tecnico del suo punto di riferimento in campo e fuori. La conseguenza è stata la rimonta subita dall’Inter in campionato e una Juve che alle spalle si fa sempre più pericolosa. C’è poi un fattore San Siro: nelle ultime tre partite in casa, Donnarumma e compagni hanno portato a casa un solo punto. E’ proprio negli scontri diretti casalinghi che il Milan ha pagato il dazio maggiore, i rossoneri hanno dovuto alzare bandiera bianca contro Juventus, Atalanta, Inter e Napoli dimostrando che a certi livelli se viene meno la qualità poi diventa difficile competere. Era stato profetico, a tal proposito, Paolo Maldini nel pre partita contro gli azzurri dell’ex Gattuso: “A volte cambiando gli interpreti cambia la qualità e a certi livelli si fa fatica”.

E si, perchè ieri sera oltra a Ibrahimovic mancavano anche Romagnoli, Bennacer, Calabria, mentre Kjaer e Rebic erano in panchina non al meglio. Solo il croato è entrato, facendosi tra l’altro espellere nel finale. Dei nuovi acquisti il solo che sembra aver risposto alle aspettative, andando anche oltre, è stato Tomori. Meite si sta rivelando poco più di un rincalzo, Mandzukic per ora non si è visto. “È chiaro che quando le assenze sono numerose qualcosa perdi, perché parliamo di giocatori importanti”, ha sottolineato Pioli nel dopo partita. “Provate a immaginare l’Inter senza Lukaku, Lautaro e Sanchez o la Juve senza Ronaldo, Morata e Chiesa. Noi abbiamo giocato tante gare senza Zlatan, Rebic e Mandzukic eppure siamo ancora lì”, ha aggiunto. Il tecnico però non ha cercato alibi dopo il ko contro il Napoli e guardando al finale di stagione ha rilanciato: “Conta il carattere e dobbiamo reagire: siamo il Milan, siamo secondi in classifica e ce la vogliamo giocare bene. Ora proviamo a recuperare qualche giocatore perché giovedì ci aspetta una partita molto difficile contro un Manchester molto forte”.

Giovedì a San Siro arrivano i Red Devils con un Rashford in più. Nel Milan, invece, Pioli dovrebbe ritrovare tra i disponibili sicuramente Bannacer. Il centrocampista ha ripreso ad allenarsi con il gruppo e potrebbe essere convocato. Anche Romagnoli e Calabria dovrebbero esserci, anche se non al meglio e stringendo i denti. Per Ibrahimovic, invece, molto probabilmente bisognerà aspettare dopo la sosta. L’attaccante svedese è sulla via del recupero, ma Pioli potrebbe non rischiarlo contro la sua ex squadra per riaverlo al meglio in vista del rush finale in campionato dopo la pausa per le nazionali. I gol del centravanti scandinavo saranno fondamentali per difendere la seconda piazza e conquistare un posto in Champions League, visto che Leao continua a fare fatica in quel ruolo. Nelle ultime nove partite gli attaccanti del Milan hanno segnato un solo gol, poi ci hanno pensato difensori e centrocampisti. Ma così si fa poca strada.

di Antonio Martelli

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