MILANO – Non solo la Fiorentina, ultimo ostacolo verso la finale di Coppa Italia: Massimiliano Allegri, in queste ore, è chiamato a ‘sfidare’ le critiche del post-Bologna, con il rischio che le voci contro si infiammino ulteriormente se, alla fine della stagione, sarà un amaro ‘zero tituli’. Il tweet di Lapo Elkann (“Stiamo poco Allegri”) non è certo di quelli che passano inosservati. Ma il tecnico, alla vigilia della sfida di ritorno con i viola, getta acqua sul fuoco. “Non commento. Lapo è uno dei primi tifosi della Juventus, in maniera affettuosa ha espresso il suo pensiero”. Il momento, del resto, è troppo delicato per pensare alle polemiche. In ogni caso, “le critiche fanno bene, stimolano”, sottolinea Max. “Sappiamo noi come lavoriamo, ma non è automatico che se lavori in un certo modo l’obiettivo lo raggiungi”. La certezza è che il tecnico non si sente appagato: “E’ difficile. A qualcuno piace parlare di più, a me piace poco”. E chiede tempo prima di giudicare il cammino bianconero: “Dobbiamo arrivare tra le prime quattro e in finale di Coppa Italia, poi faremo le valutazioni su come abbiamo lavorato, indipendentemente dai risultati. E’ normale, alla Juventus si deve sempre giocare per vincere. Ma i bilanci vanno fatti a fine stagione”.
Questa Juve, però, a detta del tecnico, va difesa: “A inizio gennaio nessuno avrebbe pensato che saremmo arrivati ad avere cinque punti di vantaggio sulla quinta a cinque giornate dalla fine. E’ stato un campionato equilibrato. Avevo detto che non c’era un valore assoluto e che gli episodi avrebbero fatto la differenza. Non abbiamo vinto delle partite giocate bene, ci è mancato quel qualcosa in più per fare il salto in avanti. Su questo bisogna riflettere e lavorare per migliorare. L’anno prossimo sarà sicuramente migliore”. Ora però c’è da pensare al presente e alla risposta sul campo, in quella Coppa Italia che resta l’obiettivo che può salvare la stagione bianconera. Allegri, che il trofeo nazionale lo ha già sollevato quattro volte, sa come si fa. “Sarà una partita difficile, la Fiorentina attraversa un ottimo momento di forma, è una squadra propositiva e che crea molto, sta facendo una grande stagione”, avverte. “Italiano sta confermando quanto ha fatto di buono a La Spezia. I viola si giocano la finale, come ce la giochiamo noi. All’andata fu una partita un po’ bloccata, ma domani sarà una partita completamente differente”.
Il successo del ‘Franchi’ non mette la Juve al sicuro: “L’1-0 cambia poco, è una partita secca, non possiamo pensare al risultato dell’andata. Abbiamo a favore due risultati su tre ma il resto non conta niente, le partite poi cambiano. Noi dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare”. Allegri rassicura il popolo bianconero tornando alla sfida con il Bologna: “Anche noi siamo in un buon momento di forma. Abbiamo pareggiato, ma con parecchie occasioni da gol. La squadra non ha fatto bene la fase difensiva, ma non ha giocato una cattiva partita. E’ il momento clou della stagione, ci mancano anche un po’ di forze”. Per il secondo round con i viola, i problemi di formazione non mancano, soprattutto in mezzo. “Ho solo due centrocampisti, Zakaria e Rabiot. Arthur è ‘morto’. Poi c’è Miretti. Danilo? Possiamo rivederlo, c’è da decidere dove. Non lamentiamoci, quelli che sono a disposizione stanno bene. Più che mai saranno importanti i cambi, per tenere un ritmo alto”. Se le certezze dell’undici iniziale sono Perin e Bonucci, Allegri non rivela chi, in attacco, scenderà in campo dal 1′ tra Morata, Dybala, Vlahovic e Kean. “Avrò bisogno di tutti e quattro, ci sarà bisogno di energie fresche”.
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