TORINO – Successo corsaro dell’Atalanta di Gasperini che batte il Cagliari di Mazzarri all’Unipol Domus. Tre punti importanti per i bergamaschi che salgono momentaneamente al quarto posto, in zona Champions League. Momento negativo, invece, per i rossoblù che centrano la quarta sconfitta consecutiva e restano all’ultimo posto in classifica.
Partenza a razzo dell’Atalanta che sblocca il match alla prima occasione utile. Al minuto 8 la squadra di Gasperini passa avanti nel risultato: Malinovskyi e Zapata si scambiano il pallone prima che il centravanti scarichi su Zappacosta. Il laterale della Dea mette al centro un pallone interessante e preciso che Pasalic deve solo spingere in rete. Gli ospiti portano il tabellino sullo 0-1, ma non sembrano voler placare la propria fame di gol.
Dopo due occasioni sciupate da Pasalic e Zapata poco dopo il ventesimo, Cragno è chiamato al miracolo al minuto 25: parata strepitosa del portiere rossoblù che chiude lo specchio a Duvan Zapata. Due minuti dopo la formazione di Mazzarri riporta il match in parità: lancio in verticale di Godin per Joao Pedro che sfrutta un buco lasciato da Demiral per presentarsi a tu per tu con Musso battendolo sul primo palo.
Il match ritorna in parità, ma è la squadra ospite la più pericolosa in campo. Alla mezz’ora un diagonale di Zappacosta fa tremare Mazzarri, poi è de Roon ad impensierire, poco dopo, la retroguardia sarda. Sul finale di primo tempo l’Atalanta riesce a ribaltare il match e a passare nuovamente in vantaggio: è il minuto 42 quando Koopmeiners serve Zapata che aggira Godin e buca, di sinistro, l’incolpevole Cragno.
Nei secondi quarantacinque minuti di gioco il match è piuttosto equilibrato. Al Cagliari bastano diciassette secondi dalla ripresa per far imbufalire Mazzarri: Strootman crossa al centro, Bellanova a rimorchio calcia, però, alto sulla traversa. Al minuto 56 la Dea ha l’occasione per segnare la rete dell’1-3: nel tentativo di rinvio del pallone, Carboni colpisce le gambe di Pasalic. Il direttore di gara Piccinini indica il penalty, ma dopo un confronto con il VAR l’arbitro cambia idea e non assegna il calcio di rigore alla squadra di Gasperini.
L’episodio galvanizza i padroni di casa: Mazzarri mette mano ai primi cambi. Al minuto 67, sugli sviluppi di un corner, Marin calcia di potenza verso la porta di Musso ma non riesce ad inquadrare la porta. L’Atalanta, però, non si arrende: i bergamaschi assediano la metà campo avversaria negli ultimi venti minuti. Al 76′ Ilicic sterza e conclude con il mancino, con Cragno costretto ad alzare la traiettoria oltre la traversa.
A dieci minuti dal termine la Dea sfiora la rete dell’1-3: Zapata riceve spalle alla porta e scarica su Pasalic che, con un cucchiaio prova a superare Cragno. La difesa del Cagliari si salva in extremis. Gli ospiti non chiudono il match; i rossoblù provano a rendersi pericolosi senza riuscire a raccogliere i frutti sperati. Il triplice fischio decreta l’1-2 finale.(LaPresse)